Tre ricercatori dell'Università di Pavia tra i vincitori dell'INF-ACT Early Career Awards 2024
Si tratta di Ayda Khorramnejad, Giacomo Pietro Vigezzi, Vittoria Mattioni Marchetti.
«Le attività della Fondazione sono rivolte al futuro e il nostro futuro si costruisce anche sostenendo i giovani che si stanno approcciando alla carriera scientifica». Con queste parole, Federico Forneris, presidente della Fondazione INF-ACT e ProRettore alla Ricerca dell'Università di Pavia, ha annunciato i vincitori degli INF-ACT Early Career Awards 2024.
La cerimonia di premiazione si terrà a Pavia il 12 settembre prossimo.
«Lo scopo della Fondazione è creare una rete di supporto che ci tuteli nel caso di una nuova epidemia infettiva e per farlo, fin dall’inizio, abbiamo capito che era fondamentale agire sul presente ma anche sul futuro, per garantire una continuità ai nostri investimenti» - prosegue Federico Forneris – «Il presente è fatto dai tanti soggetti che possono contribuire, dalle università, ai singoli scienziati, fino cliniche ospedaliere e le società private, come pure il mondo veterinario. Tutti stanno mettendo a disposizione le loro competenze e tecnologie per lavorare su questi temi attraverso collaborazioni sempre più strette e multidisciplinari. Il futuro è legato alle nuove generazioni, a coloro che si stanno avvicinando ora a queste realtà: questa borsa è un piccolo tassello affinché la rete di protezione si mantenga vitale grazie alle nuove energie e nuove idee dei giovani scienziati».
Al premio potevano candidarsi i giovani scienziati con non più di 7 anni dal primo dottorato/specializzazione medica e con almeno due pubblicazioni originali. Ognuno ha presentato un progetto di ricerca per lo studio delle malattie infettive emergenti in ottica One-Health.
Il finanziamento complessivo di 225.000 euro della Fondazione INF-ACT ha permesso di finanziare le borse da 15.000 euro per 15 vincitori, che attualmente svolgono attività di ricerca in 10 università e centri di ricerca del Centro-Nord e Sud Italia.
«Questi soldi consentiranno ulteriori passi avanti nella ricerca e nella messa in pratica di strumenti di difesa dalle malattie infettive emergenti. Ma quello che più ci rende orgogliosi è l’aver visto tante idee, stimolanti e ben strutturate che fotografano una generazione vivace di giovani ricercatori» – conclude Federico Forneris.
Ayda Khorramnejad del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Lazzaro Spallanzani" ha presentato il progetto "Impatto del cambiamento climatico globale sui vettori e sugli arbovirus emergenti" sul tema degli artopodi vettori e delle malattie trasmesse da vettori.
Giacomo Pietro Vigezzi del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense è risultato vincitore con il progetto "Sistema integrato di sorveglianza della dengue: un approccio sanitario in Lombardia" che affronta gli argomenti dell'epidemiologia, del monitoraggio e dei modelli matematici.
Vittoria Mattioni Marchetti del Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche si occuperà del progetto "Caratterizzazione molecolare di Enterobatteri emergenti resistenti a fosfomicina" sull'antibiotico resistenza.