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Neurofisiologia

Human Brain Project: fine di un’era e sua eredità futura

26 Settembre 2024
Articolo aggiornato: 8 Ottobre 2024
Modellistica del cervello condotta durante lo Human Brain Project

(English version in related article) Con la pubblicazione del report finale, il lungo viaggio dello Human Brain Project (HBP) è giunto al termine. È ora il momento di considerare i risultati ottenuti, le loro implicazioni e la sua eredità, cioè EBRAINS.

HBP è una delle iniziative di ricerca e innovazione più rivoluzionarie intraprese dall’UE nel campo più affascinante e complesso: il cervello umano. Tra il 2013 e il 2023, HBP ha riunito più di 500 scienziati, ingegneri e clinici da tutta Europa. Condividevano l’idea di svelare i misteri del cervello umano attraverso metodi computazionali avanzati e tecnologie all’avanguardia. Questa collaborazione interdisciplinare ha portato a un cambiamento di paradigma nella ricerca sul cervello e a sviluppi rivoluzionari nelle neuroscienze, informatica, robotica e gestione dei dati.

L’Università di Pavia ha partecipato al progetto HBP sin dai suoi albori, proseguendo la sua attività fino alla fine del progetto. L’Unità di Neurofisiologia del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, diretta dal prof. Egidio D’Angelo e supportata dai Co-PI Claudia Gandini Wheeler-Kingshott, Claudia Casellato, Fulvia Palesi, Lisa Mapelli, Francesca Prestori, Stefano Masoli, Simona Tritto, ha ricoperto un ruolo fondamentale nel coordinare settori di importanza critica nella modellazione computazionale e nelle neuroscienze, guidando la ricerca della modellizzazione cerebrale multiscala.

HBP ci ha portato oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali ad alto impatto, il rinnovo e l’espansione delle strutture sperimentali, l’assunzione di nuovo personale di ricerca e lo sviluppo di nuovi modelli, teorie e strumenti. Nel complesso, HBP ha generato una notevole spinta per tutto il sistema universitario.

Grazie ai suoi algoritmi di simulazione e modellizzazione del cervello, HBP ha aperto la strada a diagnosi precoci e accurate e a strategie terapeutiche personalizzate per le malattie cerebrali, che vanno dalle patologie neurodegenerative ai disturbi psichiatrici.

HBP ha anche dimostrato significativi progressi tecnologici nell’AI neuro-mimetica e nel calcolo neurocomputazionale, nonché nei sistemi di robotica cognitiva, di particolare rilevanza per l’industria.

Infine, HBP è riuscito a sviluppare una infrastruttura di ricerca digitale senza precedenti come EBRAINS. La piattaforma EBRAINS fornisce ai ricercatori l’accesso a risorse di supercalcolo e a strumenti avanzati per condividere e analizzare enormi quantità di dati neuroscientifici. EBRAINS è ora utilizzata da più di 10 mila utenti provenienti da oltre 1.500 istituti di ricerca e medici in tutto il mondo. EBRAINS è ora destinata a essere la fonte di molte altre scoperte rivoluzionarie, in stretta collaborazione con il previsto European Brain Health Partnership e la nuova iniziativa Virtual Human Twin.

L’Università di Pavia ha contribuito attivamente ai vari campi di ricerca di HBP, tra cui la neurofisiologia, la modellizzazione cerebrale, l’Intelligenza Artificiale, il calcolo neurocomputazionale e la robotica, e ora sta affrontando la sfida dell’eredità di HBP.

L’Università di Pavia è membro di EBRAINS e coordina la simulazione cerebrale nel Comitato Tecnico Scientifico. Nonostante la sua conclusione, HBP ha avviato per l'Ateneo un ciclo virtuoso che sta guidando nuovi progetti, tra cui EBRAINS2.0, Virtual Brain Twin e TEF-Health dei programmi Horizon dell’UE, nonché EBRAINS-Italy e MNESYS del PNRR EU-MUR.

Importanti ricadute di HBP sono anche un nuovo corso di laurea magistrale in neuro-AI, il Centro di Neuroscienze Digitali presso l’IRCCS C. Mondino Foundation, la partecipazione a progetti di Regione Lombardia e Centro Fermi e MUR, e numerose collaborazioni con università e ospedali neurologici di ricerca della rete RIN per la generazione di gemelli digitali del cervello.

I successi di HBP dell’ultimo decennio e la sua vivace continuazione confermano il nostro ruolo centrale nell’era delle neuroscienze digitali, che promette importanti sviluppi per la scienza, la medicina, l’ingegneria e il benessere dei cittadini in tutta Europa e non solo. Considerando questo potenziale di nuove scoperte e applicazioni, l’importanza di un continuo supporto e investimento nella ricerca sul cervello digitale diventa ancora più evidente.

Il team di ricerca ringrazia il Rettore e i Delegati dell’Università di Pavia per aver creduto incondizionatamente nell’iniziativa, il personale del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, il Servizio Ricerca e Terza Missione e tutta l’Amministrazione Centrale per il continuo e instancabile supporto.

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Modellistica del cervello condotta durante lo Human Brain Project
Neurophysiology
The University of Pavia has taken part to the HBP since the foundation till the end with the Neurophysiology Unit of the Department of Brain and Behavioural Sciences, directed by prof. Egidio D’Angelo.