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Padiglione Italia

UniPv alla Biennale di Architettura di Venezia con un progetto del laboratorio AUDe del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura

16 Maggio 2025
Articolo aggiornato:
Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025
Crediti immagine
Ministero della Cultura

La 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in programma dal 10 maggio al 23 novembre 2025, ospiterà all’interno del Padiglione Italia – al Pontile della Ricerca, nella sala delle Tese delle Vergini dell’Arsenale – un progetto di ricerca internazionale coordinato dal prof. Tiziano Cattaneo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) dell’Università di Pavia, in collaborazione con il College of Design and Innovation della Tongji University di Shanghai, rappresentato dalla prof.ssa Minqing Ni.

Il progetto, dal titolo “Ri-scrivere come mappare. Il paesaggio del mare come spazio geografico di incontro tra oriente e occidente”, è stato selezionato nell’ambito della Call for Visions and Projects "Terrae Aquae. L’Italia e l’Intelligenza del Mare", promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curata dalla professoressa Guendalina Salimei. Alla Call hanno partecipato oltre 600 proposte, delle quali circa la metà è stata selezionata, tra cui il contributo presentato dal team pavese.

Il tema centrale del Padiglione Italia è dedicato a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani ponendo al centro il rapporto tra terra e acqua. Questa relazione, che coinvolge natura, infrastrutture, paesaggio e città, incide profondamente sull’identità del Paese. Ripensare il confine tra costa e mare significa progettare uno spazio integrato e resiliente, capace di rispondere alle sfide ambientali, culturali ed economiche del futuro. Guardare l’Italia dal mare implica cambiare prospettiva e adottare un approccio progettuale sistemico, sostenibile e integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio.

In questo contesto tematico, la ricerca congiunta UniPv–Tongji propone una lettura del Mediterraneo come crocevia dinamico di popoli e culture, un “personaggio attivo” capace di generare scambio, innovazione e trasformazione. Il mare viene così interpretato come spazio connettivo tra Asia, Europa e Africa, ponte ideale tra passato e futuro. Per visualizzare questo concetto, il team ha sviluppato una innovativa mappatura dei waterfront delle principali città portuali lungo l’antica Via della Seta utilizzando metodi come la campionatura cromatica del paesaggio (colors mapping method), mosaici fotografici, analisi di dati e metadati da mappe satellitari e immagini geo-referenziate. Le città vengono rappresentate tramite la tecnica a layer (3D landscapes layered maps), che consente una lettura trasparente e stratificata del paesaggio.

Questo approccio multidimensionale ha permesso di evidenziare come la morfologia urbana interagisca con la geografia e il vissuto delle persone, offrendo una nuova comprensione dei luoghi attraverso diverse scale spaziali e culturali.

Durante tutta la Biennale, il Padiglione Italia sarà accompagnato da un programma pubblico articolato in seminari, laboratori, conference e workshop: il team del laboratorio AUDe parteciperà attivamente a questi appuntamenti coinvolgendo studenti, ricercatori e dottorandi.

Il progetto sarà inoltre pubblicato nel volume edito da Electa che raccoglierà gli esiti della ricerca con altre suggestioni culturali e progettuali.

La 19ª Biennale di Architettura sarà aperta al pubblico dal 10 maggio al 23 novembre 2025. Il tema generale, a cura di Carlo Ratti, è: Intelligens. Natural. Artificial. Collective.

Link al sito web del Padiglione Italia 
Link ak sito web del laboratorio AUDe

 

(Fonte immagine)