Rilievi ad alta quota: da Pavia al Colle del Gigante
Lo scorso 13 luglio, tre ricercatori del laboratorio di Microonde dell’Università di Pavia hanno effettuato dei rilievi ad alta quota su ghiacciaio presso il Colle del Gigante, nella catena del Monte Bianco.
La dottoranda Martina Lodigiani e il ricercatore Lorenzo Silvestri, sotto la supervisione del Prof. Marco Pasian (Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione), lavorano infatti da alcuni anni allo sviluppo di un sistema radar chiamato Snowave.
Snowave è un innovativo sistema radar multi-statico, inizialmente concepito per il monitoraggio del manto nevoso, in grado di ricavare informazioni utili per la previsione di valanghe o per fornire indicazioni riguardo le risorse idriche disponibili.
A valle di opportune modifiche, è però possibile utilizzare Snowave per il monitoraggio dei ghiacciai, realizzando misure non distruttive in grado di determinare lo spessore del ghiacciaio stesso ed ottenendo indicazioni circa alcune caratteristiche fisiche dello spessore di ghiaccio attraversato dall’onda radar.
Visto il rapido ritiro dei ghiacciai alpini dovuto principalmente al cambiamento climatico, in grado potenzialmente di creare situazioni di rischio (es. crolli improvvisi di pareti di ghiaccio o seracchi) e, più in generale, di compromettere un largo spettro di attività umane che dipendono dai ghiacciai (es. disponibilità idriche), questo tipo di misure radar sono potenzialmente molto importanti per analizzare lo stato di salute di un ghiacciaio.
Un primo test pratico con rilievi sul campo è stato condotto nell’autunno 2021 al ghiacciaio di Cherillon (3000 m.s.l.m.), in Valle d’Aosta, in collaborazione con Fondazione Montagna Sicura, ottenendo risultati promettenti che hanno spinto la ricerca e lo sviluppo dello strumento.
Con questi buoni propositi, un secondo test è stato effettuato, sempre in collaborazione con Fondazione Montagna Sicura, al ghiacciaio del Colle del Gigante, nella catena del Monte Bianco. I rilievi sono stati effettuati in tre diverse zone del ghiacciaio, relative a tre diversi spessori dello stesso. I risultati ricavati da queste misurazioni verranno poi confrontati con i rilievi precedenti con tecniche standard, in modo tale da valutare gli ulteriori passi da fare per lo sviluppo dello strumento e le sue ricadute applicative.
