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Cremona

Riccardo Angeloni è il nuovo conservatore delle Collezioni del Museo del Violino

24 Giugno 2024
Riccardo Angeloni al lavoro per il restauro del liuto di Vendelino Tieffenbrucker
Il dott. Riccardo Angeloni lavora sul delicato guscio del liuto di Vendelino Tieffenbrucker (1587 ca) presso i Laboratori del Corso di Restauro a Palazzo Fodri, Cremona.

Riccardo Angeloni è il nuovo conservatore delle Collezioni del Museo del Violino. Dopo il diploma alla Scuola Internazionale di Liuteria, si è laureato con lode in Conservazione e restauro dei Beni Culturali, primo e unico corso di laurea in Italia abilitante al restauro di strumenti musicali e strumentazione scientifica e tecnica, presso l’Università di Pavia, Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, campus di Cremona, dove attualmente è professore a contratto.

Angeloni ha collaborato con il Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva, il Museo Sveviano di Trieste, il Museo Nazionale degli Strumenti musicali di Roma e il Museo Civico di Modena. Durante il proprio percorso formativo ha participato a progetti con l’Università di Edimburgo e il Museo Correr di Venezia. 

Queste esperienze, coniugate alla solida preparazione specialistica, gli sono valse la preferenza della commissione esaminatrice composta da Chiara Bondioni (Direttore Settore Cultura e Turismo del Comune di Cremona), Fausto Cacciatori (Conservatore della Fondazione Museo del Violino), Bruce Carlson (Comitato Scientifico MdV), Michela Cascasi (funzionario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo), Gabriele Rossi Rognoni (Conservatore del Royal College of Music) e Virginia Villa, direttore generale del Museo del Violino.

«La nomina a conservatore del Museo del Violino del nostro primo laureato – osserva Massimiliano Guido, presidente del Corso di laurea in Conservazione e restauro dei Beni Culturali – è una notizia che ci riempie di gioia e soddisfazione. È uno dei tanti segnali che ci stanno arrivando in questi mesi a conferma della qualità del percorso formativo professionalizzante sugli strumenti musicali e scientifici, unico in Italia, che il nostro Ateneo ha aperto nel 2016. Tutti i nostri laureati stanno lavorando come restauratori sia per privati, sia per musei sul territorio nazionale. Il corso sta entrando, finalmente, nella sua piena maturità».