All'Università di Pavia nasce il CERNAI, un nuovo centro di ricerca sull'intelligenza artificiale
Nasce presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pavia il Centro di Ricerca per il Ragionamento, la Normatività e l'Intelligenza Artificiale (CERNAI - Center for Reasoning, Normativity and AI).
Il nuovo centro, guidato dal professor Federico Faroldi, si posiziona come un polo d'avanguardia per lo studio interdisciplinare dei processi di ragionamento e delle loro applicazioni nell'intelligenza artificiale. La nascita del CERNAI è supportata da un prestigioso finanziamento di oltre 1,2 milioni di euro ottenuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca attraverso il Fondo Italiano per la Scienza (FIS). Il finanziamento è stato assegnato al professor Faroldi per il suo innovativo progetto di ricerca "Generic Reasoning".
L'obiettivo del progetto è sviluppare modelli teorici avanzati di questo tipo di ragionamento per poi implementarli nei sistemi di intelligenza artificiale, migliorandone così la flessibilità e l'efficacia.
«L'intelligenza artificiale sta trasformando la nostra società in modi profondi e imprevedibili. - ha dichiarato il professor Faroldi - Con il CERNAI, vogliamo creare un ambiente di ricerca vivace e collaborativo dove logica, etica, informatica e scienze giuridiche e sociali si incontrano per affrontare le sfide fondamentali poste dall'IA. Il generoso finanziamento del progetto 'Generic Reasoning' ci permetterà di reclutare un team di ricercatori di talento e di contribuire in modo significativo al dibattito scientifico internazionale, anche in tema di regolazione dell'IA, posizionando l'Università di Pavia e il Dipartimento di Giurisprudenza come un punto di riferimento in questo settore strategico».
Il centro di ricerca promuoverà attivamente la collaborazione tra diverse discipline, con l'obiettivo di sviluppare un'intelligenza artificiale più robusta, trasparente e allineata con i valori umani.
Le attività del CERNAI includeranno progetti di ricerca, seminari, workshop, interventi nel dibattito regolatorio europeo e la pubblicazione di articoli scientifici, contribuendo alla formazione di una nuova generazione di studiosi e professionisti dell'IA.
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