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Biotecnologie farmaceutiche

Presentate all'Università di Pavia le borse di studio della Fondazione Dompé 2025

17 Febbraio 2025
Da sinistra: Marco Racchi, Alessandra Carnelli Dompé, Renata Crotti, Bice Conti
Da sinistra: Marco Racchi, Alessandra Carnelli Dompé, Renata Crotti, Bice Conti

Dalla Fondazione Dompé  borse di studio per studenti di valore dell’Università di Pavia iscritti al Corso di Laurea Magistrale Industrial Nanobiotechnologies del Dipartimento di Scienze del Farmaco

Le borse  di studio relativo all’A.A. 2024/2025 e per il corso biennale in Nanobiotech sono quattro  del valore di euro 15mila ciascuna all’anno (30 mila euro per studente), per un totale di 120mila euro che vanno ad aggiungersi ai 480mila euro investiti dalla Fondazione a partire dal 2021 per altre borse di studio per studenti iscritti al Corso di Laurea in  Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche.  

«Un rapporto - quello tra la nostra famiglia e l’Università di Pavia  che ho scelto di rinnovare non solo per il legame affettivo  -  ma anche e soprattutto per la qualità e l’eccellenza che da sempre contraddistinguono l’Ateneo nell’ambito della scienza e della ricerca» – dice Sergio Dompé, CEO e presidente di Dompé Farmaceutici e presidente dell’omonima Fondazione.  

«Il legame con la Fondazione Dompé - dice Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia - rientra in un consolidato percorso di relazioni che, oltre al meritorio sostegno a studenti talentuosi attraverso borse di studio, è anche  finalizzato  a onorare in vario modo la figura del ‘nostro ’ laureato Franco Dompé che tanto lustro ha dato alla  nostra Università». 

Il rapporto tra l’Ateneo pavese e la Fondazione Dompé è stato favorito da un fatto storico, dalla laurea alla Facoltà di Chimica e Farmacia dell’Università di Pavia nel 1937 di Franco Dompé, innovativo imprenditore e padre di Sergio, CEO e presidente di Dompé Farmaceutici e presidente  dell’omonima Fondazione.  

Il percorso di studi di Franco Dompé è stato ricostruito da Renata Crotti, già docente di Storia della Farmacia, grazie a preziosi documenti rinvenuti presso l‘Archivio dell’Ateneo.

Il presidente Dompé ha da subito mostrato grande attenzione nei confronti dell’Università che custodisce la memoria del padre.  A conferma che la Storia, se conosciuta e valorizzata, può racchiudere ‘radici di futuro’, come sostiene Renata Crotti. 

Alla presentazione hanno partecipato oltre a Renata Crotti, Marco Racchi, già direttore di Dipartimento di Scienze del Farmaco; Bice Conti, coordinatrice  del corso in Nanobiotech e, in rappresentanza della Fondazione, Alessandra Carnelli Dompé, nipote di Franco Dompé, Responsabile Comunicazione della Fondazione che, ricordando la figura del nonno studente all’Università di Pavia, ha illustrato la missione della Fondazione che promuove la formazione scientifica di giovani di talento, con attenzione anche alla loro crescita umana e professionale, in accordo con istituti universitari di alto profilo come l’Università di Pavia e per  corsi di laurea fortemente innovativi.