Oriente versus Occidente in un podcast di Cesare Zizza

Lo scorso 27 dicembre è stato pubblicato su Spotify e su YouTube un intervento del Professor Cesare Zizza, associato di Storia Greca (Università di Pavia), all’interno di un ciclo di puntate (Riscoprire la Mesopotamia) dedicate alla storia, all’archeologia e alle culture del Vicino Oriente antico.
Tra le voci di docenti di alcune principali università italiane, anche quella di Cesare Zizza con un intervento dal titolo Oriente versus Occidente: dispotismo versus libertà. Tutta colpa di Aristotele?
Tra podcast che spaziano dall’eroe mitologico Gilgameš alla realizzazione di un librogame sulla città levantina di Ugarit e accanto a interventi più specialistici come Der Babel-Bibel Streit, la puntata del Professor Cesare Zizza ha svolto la funzione di ponte tra il mondo degli studi vicino orientali e quello delle culture (cosiddette) ‘classiche’, utilizzando (anche in maniera un po’ provocatoria) uno dei testi fondamentali dell’antichità greca: la Politica di Aristotele.
Oriente versus Occidente prova a mostrare che la prospettiva ellenica sull’impero achemenide (e sulla Mesopotamia in generale, come dimostrano le considerazioni di Aristotele su Babilonia) risente molto della ideologia delle fonti greche a nostra disposizione e che una siffatta rappresentazione (ellenocentrica) è stata in grado di contagiare – anche grazie all’autorevolezza di Aristotele – la storia del pensiero occidentale a partire soprattutto dall’Ottocento fino a tradursi in una opposizione tra dispotismo e libertà, con tutto ciò che questa idea (erronea) ha comportato.
La puntata, di circa 45 minuti, ha raggiunto i feed di più di 600 persone tramite i canali social dedicati al podcast; e fino ad oggi – con un totale di più di 750 visualizzazioni – ha ottenuto un riscontro favorevole dal pubblico, come dimostrato dal fatto che il 20% degli ascoltatori su Spotify ha risposto ad un sondaggio proposto alla fine della puntata.
La serie Riscoprire la Mesopotamia, che nel prossimo febbraio accoglierà pure l’intervento di un altro docente dell’Università di Pavia (Prof. Mauro Giorgieri), punta a creare un ambiente florido per il dialogo sul mondo del Vicino Oriente antico, e l’intervento del Professor Cesare Zizza rappresenta in quest’ottica un tassello che permette la compenetrazione di ambiti di studio che sempre più in futuro potranno comunicare per giungere finalmente ad avere una visione olistica del mondo antico.
Il progetto è stato ideato (2023) e realizzato (2023-2024) da Thomas Marampon, uno studente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Qui, infatti, T. Marampon ha conseguito nell’anno 2021/2022 la laurea triennale in “Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali” con una tesi dal titolo “Organizzare lo spazio: l’apparato epigrafico nei sigilli iscritti di età achemenide”. Attualmente è iscritto presso lo stesso Ateneo alla magistrale in “Scienze dell’antichità: letterature, storia e archeologia” e sta svolgendo un semestre di studio all’estero. Nel 2023, per approfondire l’applicazione degli strumenti digitali alle fonti per lo studio dell’assiriologia, ha partecipato alla Digital Applications in Assyriology Nordic Summer School organizzata dai progetti Ancient Middle Eastern Nordic Network (AMENN), Geomapping Landscapes of Writing (GLoW) and Centre of Excellence in Ancient Near Eastern Empires (ANEE).