Links condivisione social
Finanziamenti

A Massimiliano Guido, professore del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia il Sinergy Grant dell'European Research Council

5 Novembre 2024
Massimiliano Guido
Il prof. Massimiliano Guido (Università di Pavia).

Martedì 5 novembre 2024 la presidente dell’European Research Council, Maria Leptin, ha annunciato i vincitori del bando Synergy (#ERCSyG) per l’anno 2024: fra questi c’è Massimiliano Guido, professore associato presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, come coordinatore (Corresponding Principal Investigator) del progetto REM@KE, finanziato con oltre otto milioni di Euro

I progetti premiati sono circa il dieci percento – quest’anno 57 – sui 548 presentati da studiosi di ogni disciplina. La selezione avviene sulla base dell’eccellenza scientifica e del riconoscimento dell’alto potenziale di sinergia, innovazione e impatto globale.

REM@KE  è l’acronimo di Reconstructing Embodied Musical sound At the KEybord e il suo obiettivo principale è quello di indagare e ricostruire il suono degli strumenti storici a tastiera, sviluppando nuovi mezzi teorici, empirici e pratici per esplorare la fitta rete di conoscenze fisiche e mentali che emerge fra gli strumenti musicali e le persone che interagiscono con essi (costruttori, esecutori, insegnanti, ascoltatori).

REM@KE  è un ponte fra gli strumenti costruiti nel passato e quelli del futuro, e si occupa non di oggetti statici, ma di come sono impiegati dinamicamente nella creazione musicale.
 
Il Synergy è lo schema di finanziamento più  prestigioso messo a disposizione dall’ERC, destinato a ricercatori che vogliono affrontare un argomento talmente complesso da richiedere il lavoro congiunto e innovativo di un gruppo di massimo quattro Principal Investigator, provenienti da background scientifici diversi.

In questo caso, Andrea Schiavio (Università di York, UK) esperto di scienze cognitive applicate alla musica e Joel Speerstra (Università di Göteborg, Svezia), concertista e docente di prassi esecutiva su tastiere storiche, ma anche costruttore di strumenti, sono gli altri due Principal Investigator e responsabili delle unità che lavoreranno insieme a Massimiliano Guido (Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali UniPv sede di Cremona) per i prossimi sei anni.

Il primo compito sarà quello di selezionare un team internazionale di giovani ricercatrici e ricercatori le cui competenze coprano campi complementari: organologia, musicologia, scienze cognitive, ricerca artistica, conservazione e restauro, scienze applicate ai beni culturali, ingegneria informatica, digital humanities, acustica e modellazione fisica del suono.

Tra la grande varietà di oggetti del passato che popolano i musei, gli strumenti musicali fanno parte di una categoria a sé stante: se tacciono, la musica non può esistere; se suonano, la loro materialità è messa in pericolo. Questi strumenti rischiano di essere messi a tacere per sempre, perché la loro conservazione diventa prioritaria. Per garantirne l'accesso alle generazioni future, è necessario un intervento radicale, per studiare i loro principi di progettazione e i processi di costruzione e capire come potevano suonare quando erano nuovi, in modo da poterli ricostruire, suonare e ascoltare sia materialmente, sia virtualmente.

Per raggiungere questi obiettivi Guido, Schiavio e Speerstra propongono  una nuova piattaforma di ricerca che mette insieme risorse dell’organologia, della  ricerca artistica e dell’Embodied Cognition (Cognizione Incarnata). Questa recente branca delle scienze cognitive si fonda sull’idea che la nostra mente sia un tutt’uno col corpo e con l’ambiente circostante, e che il cervello da solo non sia abbastanza per spiegare come pensiamo, ragioniamo, o proviamo emozioni. I tre ricercatori studieranno quindi le persone insieme agli strumenti coinvolti nella creazione musicale: i gesti dei costruttori di oggi che recuperano una tradizione del passato e quelli degli interpreti che ricostruiscono una tecnica esecutiva. In questo modo si arriverà a una comprensione più ricca delle esperienze di coloro che oggi si confrontano con gli strumenti musicali sia storici sia di nuova costruzione.

REM@KE produrrà una molteplicità di risultati: documentazioni tridimensionali e dinamiche di strumenti storici, interventi di conservazione e restauro, costruzione di nuovi strumenti basati sui metodi di lavorazione storici, attrezzi ed esperienze virtuali per costruttori ed esecutori, modellazioni virtuali di strumenti e di ambienti acustici, audio e video registrazioni, concerti e lezioni. Tutto questo materiale sarà accessibile liberamente in formato digitale sul portale del progetto, che diventerà un ambiente di ricerca collaborativa aperto a tutti, anche al di fuori dell’accademia.

Le tre sedi di Pavia-Cremona, York e Göteborg attireranno un pool di esperti e collaborazioni a livello globale. Ancora in fase progettuale avevano già confermato la  loro adesione ricercatori provenienti dal Metropolitan Museum di New York, il Westfield Center for Historical Keyboard Studies della Cornell University e l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR.  

«Ci vuole tempo per metabolizzare una notizia del genere - spiega Massimiliano Guido -. Io e i miei colleghi siamo estremamente riconoscenti per la grande opportunità che l’European Research Council ci offre. Individualmente abbiamo gettato le premesse per questo risultato in anni di lavoro: vederlo riconosciuto così è una soddisfazione incredibile, ma anche una grandissima responsabilità. Il Sinergy ci permetterà di lavorare insieme a una visione condivisa che cambierà le nostre discipline e di formare un gruppo di giovani che porteranno la ricerca oltre i confini dell’accademia, coinvolgendo musicisti, costruttori, appassionati. Siamo onorati e felici e vogliamo ringraziare le nostre università che ci hanno supportato nei quasi tre anni di preparazione. Soprattutto, ci tengo a sottolineare il fondamentale impulso dato  dal bando InRoad+ di UniPv che ci ha permesso di mettere a punto il progetto con una serie di seminari di esperimenti pilota».

Massimiliano Guido, Joel Speerstra, Andrea Schiavio
(Da sinistra) Massimiliano Guido, Joel Speerstra, Andrea Schiavio