Il Sistema Museale UniPv contribuisce alla mostra internazionale dedicata al pensiero umano e al cervello

La capacità di ricordare una persona cara, apprezzare una splendida alba o leggere queste parole risiede in un organo di poco più di un kilogrammo nel nostro cranio. Il cervello è il centro della nostra umanità, la macchina che alimenta ogni nostra azione, ogni nostro sforzo e successo, ogni nostro sentimento. E tuttavia il suo funzionamento rimane uno dei più grandi misteri della scienza.
"Mind/Matter: The Neuroscience of Perception, Attention, and Memory", la prima mostra temporanea al Yale Peabody Museum, riaperto di recente, esplora le meraviglie del pensiero umano portando i visitatori in un viaggio attraverso la scienza storica e moderna del cervello. I visitatori imparano come viene studiato il cervello, di cosa è fatto, come costruisce la nostra realtà e come le scoperte su questo organo stanno trasformando le nostre vite.
La mostra, che ha aperto al pubblico il 7 dicembre 2024, è stata creata in collaborazione con i docenti del Wu Tsai Institute della Yale University, la cui ricerca all'avanguardia mira a comprendere le capacità cognitive del cervello umano.
La mostra comprende disegni scientifici storici mai esposti prima al pubblico, illusioni magiche che sfidano la nostra percezione della realtà, postazioni interattive che fanno riflettere i visitatori su ricordi vecchi e nuovi e pannelli che esplorano come i recenti progressi nell'intelligenza artificiale sfidino il nostro senso di cosa significhi essere umani.
«Il cervello umano ha 100 miliardi di neuroni, un numero simile a quello delle stelle nella Via Lattea. Allo stesso modo in cui, in una notte limpida, si può guardare il cielo e percepire un'infinità di possibilità, abbiamo strutturato questa mostra per portare i visitatori in un viaggio attraverso la costellazione di possibilità che ogni cervello umano rappresenta», ha affermato il curatore Daniel Colón-Ramos, titolare della cattedra Dorys McConnell Duberg di Neuroscienze e Biologia Cellulare.
Al centro di questa mostra ci sono i disegni originali e preziosi di due scienziati fondatori delle moderne neuroscienze: Camillo Golgi e Santiago Ramón y Cajal.
Mentre lavoravano indipendentemente l'uno dall'altro alla fine del XIX secolo, Golgi e Ramón y Cajal osservarono sezioni delle stesse regioni del cervello e ne trassero interpretazioni molto diverse. Ramón y Cajal descrisse i neuroni del cervello come "misteriose farfalle dell'anima, i cui battiti d'ali potrebbero un giorno illuminare i segreti della mente". I loro disegni scientifici, poeticamente belli come le loro parole, sono una documentazione unica del matrimonio tra attività mentali e fisiche in ognuno di noi.
Questi disegni hanno cambiato il corso della scienza, ma molti dei loro originali non sono mai stati esposti al pubblico.
Paolo Mazzarello, presidente del Sistema Museale di Ateneo; Lucio Fregonese, direttore del Museo per la Storia dell’Università, e Maria Carla Garbarino, direttrice del Museo Golgi, hanno collaborato insieme al personale dei due musei, a questa importante iniziativa, scegliendo documenti significativi, disegni e bozze di tavole in parte inediti che potessero ben esprimere l’importanza di Golgi nelle origini delle moderne neuroscienze.
A questa importante mostra ha dedicato, domenica 16 febbraio 2025, un lungo editoriale il principale quotidiano spagnolo «El Paìs», disponibile sulla rassegna stampa di Ateneo accessibile da parte del personale UniPv tramite le credenziali di Ateneo.