I vertebrati fossili di Torre del Porticciolo, com’era la Sardegna prima dei dinosauri

Venerdì 13 giugno 2025, presso il Museo archeologico della città di Alghero, è stata inaugurata la nuova ala paleontologica dedicata alle eccezionali scoperte di vertebrati fossili e impronte effettuate nelle successioni permiane e triassiche affioranti a nord della penisola di Capo Caccia, tra Cala Viola e il Porticciolo.
Successivamente alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi alla presenza del Sindaco della città, dell’Assessore alla cultura, dei responsabili della Fondazione Alghero e dei funzionari della Soprintendenza, la scoperta degli antichi fossili del Porticciolo è stata presentata a cura di Ausonio Ronchi, stratigrafo del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell’Università di Pavia e di Simone Maganuco, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano.

Durante l'intervento dal titolo “I vertebrati fossili di Torre del Porticciolo, com’era la Sardegna prima dei dinosauri” i relatori hanno raccontato al pubblico la storia dei ritrovamenti nelle rocce di 270 milioni di anni fa, a partire dalla scoperta dell’Alierasaurus ronchii del dimetrodonte, cui hanno fatto seguito i rinvenimenti di impronte di varie altre specie di tetrapodi, sia nei depositi sedimentari permiani sia triassici.
A partire dal 2008, le scoperte paleontologiche dell’Università di Pavia sono state oggetto di tredici campagne di scavo da parte dei paleontologi dell'Università La Sapienza di Roma, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle arti e paesaggio per le provincie di Sassari e Nuoro. Tali ricerche hanno condotto finora alla pubblicazione di otto lavori scientifici su prestigiose riviste internazionali.
Le foto dell'inaugurazione sono disponibili sulla pagina Facebook del Museo archeologico di Alghero.
