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Linguistica

Conclusa con successo la scuola immersiva su "Plain" ed "Easy English"

30 Giugno 2025
Articolo aggiornato:
Partecipanti e docenti alla school “Plain English: accessible communication across disciplines and cultures”

Si è conclusa con successo la prima scuola immersiva ISAGS 2024 (Intensive School for Advanced Graduate Studies) dal titolo “Plain English: accessible communication across disciplines and cultures”, che si è tenuta in Aula Bottigella di Palazzo San Tommaso dal 18 al 20 giugno 2025.

La scuola, ideata e coordinata scientificamente dalla Prof.ssa Elisa Perego (Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Pavia), ha affrontato il tema della  comunicazione chiara in lingua inglese ponendo l’accento sulle specificità (socio)linguistiche, pragmatiche e comunicative di Easy e Plain English, senza trascurarne gli aspetti pertinenti la traduzione interlinguistica da e verso queste varietà, e la traduzione intralinguistica tra le stesse. Grazie a relatori eccellenti è stato possibile approfondire aspetti quali la comprensibilità e l’accettabilità sociolinguistica delle varietà semplificate nella comunicazione globale in lingua inglese; dare rilievo alla varietà Easy, quella più normata, massimamente semplificata e – per questo – spesso stigmatizzata; capire come queste varietà sono normate all’interno del sistema ISO, e che ruolo hanno avuto nella progettazione europea dell’ultimo decennio; esplorare l’impatto che la semplificazione può avere sullo stile comunicativo di chi la usa; applicare il framework teorico dell’analisi della conversazione a situazioni di oralità asimmetrica in contesto medico e sociosanitario; mettere in relazione la semplificazione con le strategie di esplicitazione nella lingua della cultura e del turismo; valutare le potenzialità di un approccio psicolinguistico alla comunicazione chiara e capirne la ricezione avvalendosi anche di misure oculometriche.
 

Un momento delle lezioni della school “Plain English: accessible communication across disciplines and cultures”

Grazie al programma ricco, la scuola ha avuto un richiamo internazionale, con quasi 40 tra relatori e partecipanti con background diversi e complementari (studenti universitari, dottorandi, post-doc e ricercatori ma anche diversi stakeholder) provenienti da Bosnia e Erzegovina, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Portogallo, Regno Unito, Serbia, Slovenia, Svizzera, Ungheria, ma anche Brasile e Cina.

Le tematiche trattate e la natura mista della scuola, che ha alternato sessioni frontali sempre dinamiche e aperte al dialogo e momenti applicati di lavoro pratico sui testi, ma anche l’informalità dell’evento, che è sempre stata incoraggiata nonostante la solidità dei contenuti, hanno contribuito a creare un’atmosfera favorevole allo scambio e alla creazione di nuovi contatti, reti, idee.

La scuola immersiva è stata infine un’occasione per far visitare agli ospiti alcuni gioelli dell’Università di Pavia, come la Sala delle Sibille in san Tommaso e l’Orto Botanico appena ristrutturato.

La quantità di aree ancora poco esplorate nel campo della semplificazione linguistica in lingua inglese ci incoraggia a considerare edizioni future della scuola.

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