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Archeogenomica

All'assegnista UniPv Nicola Rambaldi Migliore finanziamento Cariplo per lo studio di reperti archeologici e museali attraverso l’analisi del DNA

5 Febbraio 2024
Articolo aggiornato: 6 Febbraio 2024
Il team di ricerca che lavora nel laboratorio del DNA antico. Da sinistra: Nicola Rambaldi Migliore, Alessandro Achilli,  Ana María Chero Osorio, Anna Olivieri, Vincenzo Agostini, Elisabetta Moroni
Il team di ricerca che lavora nel laboratorio del DNA antico guidato dai Proff. Alessandro Achilli e Anna Olivieri. Da sinistra: Nicola Rambaldi Migliore, Alessandro Achilli, Ana María Chero Osorio, Anna Olivieri, Vincenzo Agostini, Elisabetta Moroni.

Il Dott. Nicola Rambaldi Migliore, assegnista di ricerca presso il Laboratorio  di archeogenomica coordinato dal Prof. Alessandro Achilli (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani” dell'Università di Pavia),  è risultato vincitore del bando Cariplo “Giovani Ricercatori 2023”, ottenendo un finanziamento di 200.000,00 Euro.

Il progetto, dal titolo “From museum exhibits to DNA sequences: museomics of ancient specimens”, è incentrato sullo studio di reperti archeologici e museali attraverso l’analisi del DNA.

Il DNA antico, cioè estratto da resti archeologici, e la museomica, l’analisi del DNA da reperti museali, stanno rivoluzionando sia la genetica sia altre discipline come l’archeologia, l’antropologia e la storia.

In questo progetto verrà analizzato il DNA di resti umani e animali provenienti da diverse realtà museali italiane. I resti umani, risalenti all'età del Bronzo e ritrovati presso il villaggio palafitticolo del Lago di Ledro, verranno analizzati per studiarne l'origine e la storia genetica. Il DNA di tre diversi reperti, uno sperone di gallo, un leone di Barberia e una giraffa nubiana, conservati nel museo KOSMOS dell’Università di Pavia e di grande interesse storico e culturale, verrà studiato per valutare la loro appartenenza a possibili sottospecie e la loro variabilità genetica.

Il progetto si pone come obiettivo principale un approccio multidisciplinare per studiare e valorizzare questi reperti attraverso analisi genetiche (e non solo) e sarà realizzato anche con il supporto del CISRiC (Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione del Patrimonio Culturale) dell’Università di Pavia per lo studio di strumenti musicali rinvenuti a Pompei.

Il progetto sarà realizzato grazie al laboratorio del DNA antico del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, costruito grazie al finanziamento “Dipartimenti di Eccellenza 2018-2022” sotto la guida dei Proff. Alessandro Achilli e Anna Olivieri.

Questo laboratorio contiene camere bianche, a contaminazione controllata, ricircolo d’aria costante e pressione forzatamente positiva, caratteristiche fondamentali per l’estrazione di DNA antico, solitamente degradato e presente in piccolissime quantità.

Nicola Rambaldi Migliore in laboratorio
Nicola Rambaldi Migliore mentre lavora nel laboratorio del DNA antico.