All'assegnista UniPv Nicola Rambaldi Migliore finanziamento Cariplo per lo studio di reperti archeologici e museali attraverso l’analisi del DNA
Il Dott. Nicola Rambaldi Migliore, assegnista di ricerca presso il Laboratorio di archeogenomica coordinato dal Prof. Alessandro Achilli (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani” dell'Università di Pavia), è risultato vincitore del bando Cariplo “Giovani Ricercatori 2023”, ottenendo un finanziamento di 200.000,00 Euro.
Il progetto, dal titolo “From museum exhibits to DNA sequences: museomics of ancient specimens”, è incentrato sullo studio di reperti archeologici e museali attraverso l’analisi del DNA.
Il DNA antico, cioè estratto da resti archeologici, e la museomica, l’analisi del DNA da reperti museali, stanno rivoluzionando sia la genetica sia altre discipline come l’archeologia, l’antropologia e la storia.
In questo progetto verrà analizzato il DNA di resti umani e animali provenienti da diverse realtà museali italiane. I resti umani, risalenti all'età del Bronzo e ritrovati presso il villaggio palafitticolo del Lago di Ledro, verranno analizzati per studiarne l'origine e la storia genetica. Il DNA di tre diversi reperti, uno sperone di gallo, un leone di Barberia e una giraffa nubiana, conservati nel museo KOSMOS dell’Università di Pavia e di grande interesse storico e culturale, verrà studiato per valutare la loro appartenenza a possibili sottospecie e la loro variabilità genetica.
Il progetto si pone come obiettivo principale un approccio multidisciplinare per studiare e valorizzare questi reperti attraverso analisi genetiche (e non solo) e sarà realizzato anche con il supporto del CISRiC (Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche per la Conservazione del Patrimonio Culturale) dell’Università di Pavia per lo studio di strumenti musicali rinvenuti a Pompei.
Il progetto sarà realizzato grazie al laboratorio del DNA antico del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, costruito grazie al finanziamento “Dipartimenti di Eccellenza 2018-2022” sotto la guida dei Proff. Alessandro Achilli e Anna Olivieri.
Questo laboratorio contiene camere bianche, a contaminazione controllata, ricircolo d’aria costante e pressione forzatamente positiva, caratteristiche fondamentali per l’estrazione di DNA antico, solitamente degradato e presente in piccolissime quantità.