Primo corso multiracchetta in Italia: il tennis tavolo lo sport olimpico di racchetta che in Italia pochi conoscono o “confondono”

Dall’anno accademico 2024-25 è stato introdotto, presso l’Università di Pavia, più precisamente all’interno della corso di laurea magistrale “Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva ed adattata” (Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense), il primo corso multiracchetta in Italia, tenuto dal professore, Ing. Luca Villa, già docente di Ingegneria Gestionale al secondo anno magistrale della sede distaccata di Voghera.
Una lezione è stata totalmente dedicata al tennis tavolo allestendo la palestra del Campus Acquae con 5 Tavoli da Tennis Tavolo professionali (si ricorda l’importanza di tali tavoli per garantire la giusta resa degli effetti), retine e transenne il tutto gentilmente offerto dall’ASD Obiettivo Sport Polisportiva che per l’importante occasione ha anche fornito il furgone necessario per il trasporto degli stessi da Milano a Pavia e ritorno.
Gli esperti che hanno coadiuvato il Professor Villa hanno portato agli studenti del primo anno magistrale di Pavia, competenze, professionalità, passione e soprattutto una dimostrazione dal vivo delle potenzialità di questo sport e tanti esercizi pratici per poter diffondere il 'verbo' del tennis tavolo.
Enzo Anderloni (giornalista professionista , direttore della rivista «Tennis Italiano» dal 2006 al 2014,di «Super tennis Magazine »dal 2014, responsabile per la FITP delle pubblicazioni e del centro documentazione e autore di diverse pubblicazioni fra cui l’ultima “Diventare Sinner”) ha introdotto la potenzialità del Tennis Tavolo e le caratteristiche dei materiali tecnici, con grande passione e competenze considerando le sue qualifiche di istruttore FITET e l’esperienza di giocatore TOP 20 in Italia nella categoria U16 e il best ranking di terza categoria Nazionale Senior.
Anderloni ha introdotto i numeri dello sport a livello Europeo spiegandone le motivazioni:
- Germania (popolazione 80 milioni): 500.000 tesserati, oltre 9.000 club, 4 giocatori Top 20, 7 Top 100, 5a ai Mondiali e alle Olimpiadi 2024.
- Francia (popolazione 68 milioni): 228.000 tesserati, , 3150 club, un Top 10 (n.4 Felix Lebrun), 2 Top 20, 5 Top 100, 2a ai Mondiali, bronzo alle Olimpiadi 2024 (oro nel doppio).
- Svezia (popolazione 10,5 milioni): 8065 atleti nelle classifiche, 1 Top 10, 2 Top 20, 4 Top 100, argento alle Olimpiadi.
- Danimarca (popolazione 6 milioni): 8.000 atleti nelle classifiche, 200 club, 2 Top 30, 7a ai Mondiali.
- Italia (popolazione 58, 7 milioni): 10.022 atleti nelle classifiche (2024), 0 Top 100, non è stata tra le 40 squadre ammesse ai Mondiali di Busan 2024.
Ha fatto un importante confronto fra gli sport di racchetta in Italia spiegando anche i diversi trend di crescita:
Tennis
- 2001 – tesserati: 128.855
- 2023 – tesserati: 821.000
- 2024 - tesserati: oltre 1.000.000
Padel
- 2015 – tesserati: 800
- 2019 – tesserati: 9.740
- 2022 – tesserati: 72.422
Pickleball
- 2023 – Iscritti tornei FITP 650
- 2024 – Iscritti tornei FITP 3.100
Tennistavolo
- 2022 – Tesserati: 13.687
- 2024 – Atleti nel ranking: 11.176 (10.022 maschile, 1154 femminile)

Ha analizzato i punti di debolezza che attualmente condizionano uno sport che in Italia viene malamente interpretato e pubblicizzato causa la diffusione e utilizzo di tavoli e racchette non professionali che non consentono di apprezzare la complessità tecnico tattico strategica di uno sport che è altamente agonistico e motoriamente completo e formativo.
Anderloni ha declinato le motivazioni per le quali si potrebbe avere il boom in questo sport esortando gli studenti magistrali a prendere coscienza dell’opportunità professionale e a diffonderne la conoscenza:
- Accessibile a tutti (e a tutte le età) sotto il profilo fisico: è ideale per i più giovani (velocità, divertimento) ma praticabile a livello agonistico senza limiti di età (ci sono le classifiche over 80) anche da atleti con disabilità.
- Accessibile a tutti sul piano economico: l’attrezzatura e il costo dell’ora/tavolo, dell’ora di corso e/o lezione privata non sono proibitivi, di sicuro più contenuti rispetto agli altri sport di racchetta
- È uno sport individuale in cui maschi e femmine possono gareggiare insieme (e ovviamente allenarsi insieme): ai tornei di 3a cat. maschile possono partecipare le 2° cat. femminile, ai 4° categoria maschili, le 3° cat. femminili ecc.
- La complessità tecnica diventa molla motivazionale: c’è sempre margine di miglioramento e di maggiore divertimento. C’è chi lo descrive come “giocare a scacchi correndo i 100 metri” ma anche “lanciare trottole con la racchetta” può rendere l’idea.
- Offre una bella opportunità professionale a chi lo insegna, considerando che un tavolo da gara costa circa 1.000 euro e nell’area di un campo da tennis se ne possono montare 8 con spazi da competizione e non meno di 12 con spazi sufficienti per corsi e allenamenti.
Sempre Anderloni ha edotto gli studenti sulla bellezza e complessità del tennis tavolo dal punto di vista delle attrezzature e dei materiali approfondendo: il tavolo, la pallina, la racchetta, i telai (Offensive, Defensive, Allround), le gomme (lisce, puntinate «corte», puntinate «medie», puntinate «lunghe», antitop).
A fine intervento Anderloni ha mostrato ai ragazzi dei cimeli storici da Museo relativi al Tennis tavolo tra cui racchette storiche, un libro del secolo scorso e il telaio più costoso nel tennis tavolo.

Valerio Romanò, altro esperto intervenuto, ha avvicinato i ragazzi all’esperienza tattico, tecnica strategica vista la sua vicinanza formativa (Laurea in scienza dello sport), le sue competenze certificate (tecnico FITET 2 livello) e la sua qualifica di osteopata. Inoltre Valerio lavora attivamente nel mondo dell’allenamento e formazione del tennis tavolo avendo fondato un sodalizio sportivo (Ominia Tennis Tavolo) e allenando e avendo allenato la preparazione atletica di diversi atleti nazionali.
Romanò ha trattato con professionalità e linguaggio adeguato alla facoltà tutta la parte teorica legata al Tennis tavolo: caratteristiche della disciplina, modello prestativo, capacità condizionali, capacità coordinative, capacità psichiche, tipologie di gare, tecnica di gioco, prospetti di allenamento (esercizi generali, esercizi speciali, tipologie di schemi, esercizi di gara, mesociclo), preparazione fisica, obiettivi primari, obiettivi secondari, la tecnica di gioco.
L’esposizione teorica è poi stata ampiamente completata dal tecnico Romanò da una corposa prova pratica dove, col supporto tecnico di Anderloni e del professor Villa, i ragazzi, divisi per gruppi e per livello sui 5 tavoli professionali, hanno potuto sperimentare operativamente la bellezza e completezza dello sport del Tennis Tavolo, scoprendo la diversità rispetto alle precedenti esperienze amatoriali vissute su tavoli e attrezzature non professionali, a tal punto che alla fine della lezione il docente ha faticato a liberare la palestra dall’attrezzatura visto che gli studenti si sarebbero fermati ad oltranza e hanno chiesto la possibilità di poter praticare lo sport anche successivamente all’esperienza.
Le differenze di prestazione con altri sport di racchetta maggiormente evidenziate dagli studenti sono state:
- Velocità: il tennis da tavolo ha una velocità di gioco molto più elevata rispetto al tennis o al badminton.
- Dimensioni del campo: un campo più piccolo richiede riflessi più rapidi e posizionamento preciso.
- Durata degli scambi: gli scambi nel tennis da tavolo sono generalmente più brevi ma intensi.
- Tecniche di spin: il controllo dello spin è più sofisticato rispetto a molti altri sport di racchetta.
- Impatto fisico: minore impatto fisico rispetto al tennis o al badminton, ideale per tutte le età
Gli obiettivi formativi dell’intervento sono stati:
- Sensibilizzare sull’esperienza propriocettiva al fine di divulgare la conoscenza di uno sport che in Italia è vissuto come un gioco all’aperto mentre è a tutti gli effetti uno sport di alta prestazione e soprattutto indoor.
- Imparare tecniche base , concetti di base tattico strategico e l’importanza delle attrezzature e dei materiali.
- Fornire metodi e modelli didattici per sviluppare empatia, comunicazione e collaborazione attraverso esercizi pratici.
- Edurre gli studenti sulle opportunità professionali legate a questo sport.
Per rimanere aggiornati sullo sviluppo del corso o per qualsiasi altra informazione potete contattare il professore Villa all’indirizzo luca.villa@unipv.it.