L'"Opinione di Pavia" offre una nuova interpretazione della "Convenzione sulla vendita internazionale di beni mobili"
In occasione della settimana che ospita il World Food Day, la Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, sotto l'egida dell'Università di Pavia, si è tenuta a porte chiuse presso il Collegio Universitario F.lli Cairoli la riunione dell’Advisory Council della CISG.
La CISG-AC è un'iniziativa privata globale che riunisce un gruppo formato da una quindicina di membri (studiosi, giuristi e specialisti, provenienti da nove paesi) che si sta confrontando per trovare idee e per una comprensione più profonda delle questioni relative al commercio dei beni, tra cui quelli alimentari con particolare riferimento all'interpretazione della CISG, la "Convenzione sulla vendita internazionale di beni mobili" del 1980 (United Nations Convention on Contracts for the International Sale of Goods).
Frutto di questo appuntamento pavese è stata l'approvazione di una “opinion” del gruppo di esperti relativa alle "Electronic Communications Under CISG".
Rivedendo un'interpretazione datata 2003, l'Advisory Council ha elaborato un nuovo testo totalmente rinnovato in considerazione dei nuovi sviluppi tecnologici che oggi contribuiscono sempre più a una accelerazione della contrattazione in ambito internazionale. In questo senso l'opinion vuole risolvere particolari situazioni di criticità che si possono verificare.
Questa opinione avrà rilievo sul mercato dei beni mobili a livello globale, diventando nota come "Opinione di Pavia".
«Da oggi - spiega Alfredo Ferrante, professore di diritto privato comparato del Dipartimento di Giurisprudenza e host dell'evento - l'Università di Pavia diventa formalmente e indiscutibilmente un punto di riferimento internazionale tutte le volte che si parlerà di Electronic Communications legate a tale testo legale».