Lo scorso 10 aprile a Pavia i primi laureati alla Professione di Farmacista
I corsi di laurea in Farmacia e CTF hanno subito un cambiamento importante, a partire dall’A.A. 23/24. Un cambiamento che è stato avviato con il decreto interministeriale 651 del 5/7/2022 e con il successivo decreto 1147 del Ministero Dell'Università e della Ricerca del 10/10/2022 che hanno previsto che la laurea diventasse “abilitante” così da rendere più rapido e snello l’inserimento nel mondo del lavoro e la revisione dei piani di studio, per allinearli all'evoluzione della professione di farmacista.
Per gli immatricolati nell'anno accademico 23/24, e per coloro che hanno optato per il nuovo ordinamento, l’esame di Stato viene sostituito da una Prova Pratica Valutativa, indispensabile per accedere all’esame di laurea.
La prima sessione della Prova Pratica Valutativa è stata a marzo e il 10 aprile vi sono state le prime sedute di laurea abilitante alla professione di farmacista: 25 neolaureati abilitati.
È un importante risultato, che il nostro Ateneo è riuscito a raggiungere grazie alla stretta collaborazione tra docenti e grazie al contributo delle Parti Sociali e al supporto della nostra Amministrazione.
«Abbiamo lavorato sui piani di studi per adeguarli alle norme sancite dai decreti. La legge ci ha dato una spinta forte alla revisione dei nostri corsi di laurea. Abbiamo rivisto contenuti e siamo intervenuti sugli insegnamenti, sulla loro collocazione degli anni. In tutto questo essenziale è stato il dialogo con le nostre principali stakeholder (farmacie e aziende), ma anche con gli studenti. - dichiara Simona Collina del Dipartimento di Scienze del Farmaco - È stato un percorso impegnativo, ma da subito si è capito non impossibile. Abbiamo valutato l'opportunità di estendere fin da subito il cambiamento a tutti gli anni, e ne abbiamo studiata la fattibilità. Abbiamo lavorato molto, docenti e personale amministrativo. Dal punto di vista didattico abbiamo rivisto gli insegnamenti, studiato le equipollenze, avuto incontri ripetuti con gli studenti, per spiegare cosa stava accadendo. Essenziale è stato il contributo delle coordinatrici dei due corsi di studio, prof.ssa Genta e prof.ssa Paolillo, e di tutti i nostri docenti. Dal punto di vista amministrativo questo percorso è stato molto impegnativo, e ha coinvolto il personale sia a livello dipartimentale e centrale. Senza di loro non ce l’avremmo mai fatta.»