Inaugurato il Centro Studi di Legislazione Antimafia Virginio Rognoni: un'opportunità per il mondo accademico e civile di riflettere sulle grandi sfide della giustizia contemporanea
Nato nel 1924 a Corsico, Virginio Rognoni ha legato la sua vita alla città di Pavia, dove ha ricoperto numerosi incarichi accademici e istituzionali, fino a diventare Ministro dell'Interno durante gli anni di piombo e poi Ministro di Grazia e Giustizia e della Difesa. Il suo nome resta legato alla legge che ha segnato una svolta nella lotta alla mafia, ma il suo impegno civile e politico va ben oltre, come sottolineato dai tanti che lo ricordano con affetto e stima.
Il 3 ottobre 2024, presso il Collegio Universitario S. Caterina da Siena di Pavia, si è tenuta l'inaugurazione del Centro Studi di Legislazione Antimafia Virginio Rognoni, un nuovo polo di eccellenza dedicato allo studio e all'analisi della normativa antimafia. Promosso dal Collegio S. Caterina in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Il Centro è intitolato alla memoria di Virginio Rognoni, figura emblematica della lotta alla criminalità organizzata e coautore della Legge Rognoni-La Torre, che ha introdotto nel 1982 il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso nel Codice penale.
Il Centro Studi Virginio Rognoni punta a diventare un riferimento nazionale e internazionale per la ricerca, la formazione e la documentazione in tema di contrasto alle mafie. La sua missione è «offrire un contributo significativo alla comprensione e al contrasto dei fenomeni mafiosi attraverso un approfondimento accademico e giuridico», come sottolineato dalla Rettrice Giovanna Torre, la quale aggiunge: «Virginio Rognoni è una figura centrale per la città di Pavia, non solo per il suo lungo e prestigioso percorso politico, ma soprattutto per il contributo che ha dato alla cultura giuridica e alla difesa dei principi costituzionali. Questo Centro Studi nasce qui, nella sua città, per raccogliere la sua eredità intellettuale e morale, e per offrire alla comunità accademica e civile un luogo in cui riflettere sulle grandi questioni della giustizia e del diritto. Sono profondamente grata alla Fondazione Banca del Monte di Lombardia per il sostegno che ha reso possibile la realizzazione del Centro Studi Virginio Rognoni. Un progetto che nasce con l'obiettivo di sviluppare tre filoni di ricerca della legislazione antimafia: storico, dottrinale e giurisprudenziale. Sotto la guida del Comitato scientifico, il Centro mira a diventare un punto di riferimento per studiosi e ricercatori, in particolare per i più giovani, ai quali verrà messa a disposizione un'aula didattica polifunzionale. Oltre alla segreteria didattica e di ricerca, il Centro sarà una realtà dinamica, sempre aperta al confronto e all'approfondimento, per contribuire concretamente al progresso del sapere giuridico. L'auspicio è che questo progetto, fondato sui valori che hanno sempre guidato l'operato di Rognoni, possa essere portato avanti con determinazione e costanza, diventando un punto di incontro per chi crede nella forza del diritto e nella centralità delle istituzioni democratiche».
«Siamo onorati di aderire a questa iniziativa che ha più significati, da quello scientifico, e quindi dello studio della Legislazione Antimafia, a quelli socio-politici – ha commentato il Prof. Avv. Mario Cera Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, in occasione della conferenza stampa tenutasi il 17 giugno - Il Centro sarà occasione di riflessione, ma anche di memoria di una personalità istituzionale importante e alta come quella del Prof. Virginio Rognoni che, peraltro, ha dato lustro alla città di Pavia e alla sua Università, sia sotto l’aspetto etico che della responsabilità al servizio dello Stato».
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di autorevoli personalità del panorama istituzionale e politico. Tra i partecipanti, il Sindaco di Pavia Michele Lissia, insieme al politico e saggista Enzo Ciconte, Rosy Bindi, ex ministra e politica di rilievo, Armando Spataro, ex magistrato e giurista, e lo scrittore e sociologo Nando dalla Chiesa.
Durante la seconda parte dell'evento, è stato presentato il volume "Virginio Rognoni. Passione Civile e impegno politico", una raccolta di testimonianze su Virginio Rognoni. A proposito della figura del politico pavese, Enzo Ciconte ha affermato: «Il nome di Virginio Rognoni è indissolubilmente legato all’approvazione della legge Rognoni-La Torre, che è lo strumento più rivoluzionario e più duraturo di contrasto alle organizzazioni mafiose. Ma Rognoni ha fatto molto di più nella sua vita, come documentano i contributi di tanti autori nel libro».
Il Centro articolerà le proprie attività in tre filoni di ricerca sulla legislazione antimafia: storico, dottrinale e giurisprudenziale.
Il primo sarà guidato dal direttore scientifico Prof. Enzo Ciconte. Si occuperà di raccogliere e digitalizzare tutti i contributi giuridici e istituzionali di Rognoni, creando un archivio consultabile da studenti e studiosi.
Il secondo, si incentrerà su un'attività didattica innovativa, attraverso una summer school internazionale dedicata allo studio della legislazione antimafia e un convegno annuale che favorirà il confronto tra accademici e professionisti del settore. Il Prof. Sergio Seminara, ordinario di Diritto penale presso l’Università di Pavia, ha commentato: «Penso si possa dire che l’elaborazione dottrinale e giurisprudenziale in tema di criminalità organizzata è andata incontro nel tempo a continui mutamenti, direttamente correlati alla mutevolezza del fenomeno che si vuole combattere. Il Centro studi coltiva l’ambizioso progetto di contribuire all’approfondimento della materia e anche a sistematizzarla attraverso la predisposizione di un archivio aperto alla consultazione di chiunque sia interessato».
Infine, il terzo e ultimo filone di ricerca, sotto la direzione del magistrato Michele Prestipino Giarritta, si dedicherà anche alla creazione di un archivio giurisprudenziale, per analizzare le sentenze più rilevanti in tema di mafia.
«Il Centro Studi di Legislazione Antimafia Virginio Rognoni rappresenta anche una preziosa occasione per raccogliere e sistematizzare le pronunce giurisprudenziali più rilevanti in materia di contrasto alle mafie ed alla criminalità organizzata. Il nostro obiettivo è costituire un archivio ragionato che possa diventare un punto di riferimento per addetti ai lavori e ricercatori. L'approfondita conoscenza del quadro giurisprudenziale è la condizione per una sempre più efficace e migliore applicazione degli strumenti previsti dalla legislazione antimafia e per contribuire alla sua evoluzione», ha dichiarato Prestipino.
Le attività previste per il Centro Studi Virginio Rognoni includono:
- •Ricerca accademica e pubblicazioni: Il Centro condurrà studi approfonditi e pubblicherà report e articoli scientifici sui principali temi della legislazione antimafia, con particolare attenzione all'evoluzione normativa e alle pratiche giurisprudenziali in Italia e nel mondo.
- Archivio digitale: Un archivio digitale che raccoglierà documenti legislativi, articoli, sentenze e contributi significativi di Virginio Rognoni, offrendo un accesso diretto a materiali fondamentali per ricercatori e professionisti del settore.
- Corsi di formazione e seminari: Saranno organizzati corsi di formazione e seminari tematici rivolti a studenti universitari, avvocati, magistrati e forze dell'ordine, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del fenomeno mafioso e delle strategie di contrasto.
- Convegni annuali: Un appuntamento annuale per esperti di settore, giuristi, e studiosi per discutere delle ultime evoluzioni normative e delle sfide emergenti nella lotta alle mafie.
- Summer school internazionale: Un programma estivo destinato a studenti e professionisti di tutto il mondo, con un focus interdisciplinare sulla legislazione antimafia, le dinamiche della criminalità organizzata e le migliori pratiche giuridiche e investigative a livello internazionale.
- Collaborazioni con altre istituzioni: Il Centro intende creare sinergie con università, istituzioni giuridiche e centri di ricerca in Italia e all'estero per promuovere lo scambio di conoscenze e competenze.
Il Prof. Enzo Ciconte, direttore scientifico del Centro, ha dichiarato: «La nostra ambizione è quella di costruire un luogo in cui si possa studiare in profondità l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle risposte giuridiche e istituzionali. Il Centro non si limiterà all’analisi delle leggi, ma intende essere un ponte tra il mondo accademico e quello operativo, per sviluppare strategie concrete nella lotta alle mafie».
Il Centro si prefigge di offrire un contributo significativo alla comprensione dei fenomeni mafiosi attraverso la ricerca e la formazione. Particolare attenzione sarà dedicata alla promozione della cultura della legalità nelle scuole, con la creazione di percorsi educativi in collaborazione con l’Università di Pavia e l’assegnazione annuale del Premio Virginio Rognoni per le migliori tesi di laurea in ambito storico e giuridico.
Oltre all'inaugurazione del 3 ottobre, il Centro Studi Virginio Rognoni ha organizzato ulteriori eventi il 4 e 5 ottobre 2024 presso la Sala Magenes del Collegio Universitario S. Caterina da Siena.
Si è svolto, infatti, il convegno intitolato "L’Art. 416-bis c.p. tra storia ed ermeneutica", promosso dal Centro Studi Virginio Rognoni e organizzato dal Prof. Sergio Seminara insieme al Procuratore aggiunto Michele Prestipino. Studiosi e professionisti hanno riflettuto sull'evoluzione e sull'impatto dell'articolo 416-bis del Codice penale, offrendo un'importante occasione di approfondimento su temi di grande rilevanza giuridica e storica.
La nascita del Centro Studi Virginio Rognoni rappresenta un'importante opportunità per il mondo accademico e civile di riflettere sulle grandi sfide della giustizia contemporanea.
Per ulteriori informazioni:
Sede: Via S. Martino, 17 A/B – 27100 Pavia
tel: +39 0382 375099
e-mail: info@centrostudivirginiorognoni.it
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