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Sport

All'Università di Pavia il primo corso multiracchetta in Italia:  Sinner e Paolini trainano il movimento italiano

26 Novembre 2024
Luca Villa
Il docente del corso Luca Villa.

Dall’anno accademico 2024-25 è stato introdotto, presso l’Università di Pavia, più precisamente all’interno del Corso di Laurea in “Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva ed adattata” (Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense), il primo corso multiracchetta, inserito nel piano di studi al primo anno magistrale, quarto anno accademico, tenuto dal professore, ing. Luca Villa, già docente di ingegneria gestionale al secondo anno magistrale Scienze e tecniche dello sport della sede di Voghera.

Un progetto quinquennale che prevede di formare numerosi professionisti sportivi per creare una ricaduta che sposi i principi sportivi di: salute e benessere, educazione ai valori, ricaduta sociale in senso lato, inclusione, integrazione, non discriminazione e lotta alle scorciatoie.

Perché si chiama multiracchetta? Il corso, sia teorico che pratico, è improntato a dare le conoscenze di base dei vari sport che si svolgono con la racchetta. 

La possibilità per i futuri professionisti dello sport - tra poco più di un anno gli studenti concluderanno il percorso di laurea magistrale - di conoscere da vicino tutti gli sport di racchetta, permetterà loro di diffondere a cascata le nozioni di base sia in ambito formativo (scuole primarie, secondarie e istituti superiori) sia nel mondo sportivo dilettantistico e/o  professionistico sapendo coniugare le conoscenze fisiologiche e del corretto sviluppo motorio con quelle tecniche.

Questo bagaglio formativo è assolutamente necessario per approcciarsi in maniera professionale agli sport individuali e, ancor di più, se per praticarli è necessaria una racchetta che deve trovare i giusti tempi con un oggetto in movimento, nella maggior parte dei casi una pallina.

Nella prima lezione è stato introdotto, dal professor Villa, lo sport  più conosciuto, il tennis; nelle lezioni successive verranno fatti conoscere e fatti praticare anche tennis da tavolo, badminton, squash, beach tennis, padel, pickleball e l’unione dei primi quattro (TT, badminton, squash e tennis) cioè il Racketlon.

Ci sarà anche spazio per le diverse abilità con una lezione specifica dedicata agli sport di racchetta per ipovedenti e non vedenti al fine di dare una panoramica a 360° di tutto il mondo della racchetta, dimostrando agli studenti il valore inclusivo e sociale di questo sport.

Il momento storico è propizio visto che proprio in questi giorni si sono svolte a Torino le Nitto ATP Finals di tennis, “il torneo dei Maestri”, uno degli eventi tennistici più importanti al mondo, dove a primeggiare è stato proprio un italiano: Jannick Sinner.

Dettaglio sui piedi di un tennista con in primo piano racchetta e pallina
Crediti immagine
Foto di hansmarkutt da Pixabay

Per questo motivo la prima lezione è stata incentrata sul tennis, quale miglior momento per parlarne! 
Il tennis italiano è ormai  sul tetto del mondo, per la prima volta nella storia, nel maschile con Jannik Sinner (n.1 ATP) e nel femminile siamo molto vicini alla vetta con Jasmine Paolini (n.4 WTA) e tanti altri giocatori di altissimo  livello che seguono le orme dei due capofila. 

È importante citare anche i successi nel campionato Mondiale a squadre maschile, Davis Cup, che nel 2023 l’Italia ha vinto e proprio in questi giorni vede la fase finale 2024 con l’Italia (Sinner, Musetti, Berrettini, Bolelli, Vavassori) di nuovo protagonista nel difendere il titolo. Non da meno sono le ragazze della nazionale con la finale nel campionato mondiale a squadre femminile (WTA finals) dell’anno scorso (2023) e la vittoria, campionesse del mondo 2024, di questi giorni (Paolini, Bronzetti, Cocciaretto, Trevisan, Errani).

Per queste sue grandi vittorie, il tennis italiano è diventato sempre più conosciuto e apprezzato. I piccoli e non solo si stanno sempre più avvicinando ad esso, infatti in Italia, a livello maschile è diventato il terzo sport più praticato (maggior numero di tesserati), subito dopo il calcio e la pallacanestro.

Si tratta di uno sport "situazionale" dove ogni palla, ogni colpo e ogni partita non sono mai uguali ai precedenti o a quelli successivi, è essenziale avere una buona formazione di base in quanto l’avversario condiziona il gioco e bisogna scegliere la tattica giusta da usare a seconda del tipo di atleta con cui si svolge l’incontro.

L’atra caratteristica è l’individualità, si gioca uno contro uno, normalmente, e si è soli in campo, per questo bisogna avere una mente lucida e cercare di trovare la soluzione migliore per vincere individualmente.

Per rimanere aggiornati sullo sviluppo del corso o per qualsiasi altra informazione è possibile contattare il professore all’indirizzo luca.villa@unipv.it.