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In memoria

Addio al prof. Giovanni Francioni

20 Maggio 2025
Articolo aggiornato: 21 Maggio 2025
Gianni Francioni

È mancato il prof. Giovanni Francioni, professore emerito di Storia della filosofia nel Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Pavia.

«Con il prof. Giovanni Francioni viene a mancare una figura di grande riferimento per la nostra Università. Allievo del Collegio Cairoli ha trascorso tutta la sua carriera a Pavia, ricoprendo ruoli istituzionali di primo piano oltre ad essere stato una figura scientifica di rilievo internazionale. Le sue ricerche sull’Illuminismo lombardo e sul pensiero gramsciano resteranno imprescindibili per tutti gli studiosi. Avrebbe ricevuto tra pochi giorni dall’Accademia dei Lincei il prestigioso premio «Antonio Feltrinelli» per le Scienze filosofiche. 
Ci siamo conosciuti una quindicina di anni fa. Oggi lo avvertivo come un amico. Ho sempre apprezzato la sua cultura, la sua acutezza e il suo amore per l'istituzione universitaria che ha servito con grande generosità, impegno e dignità. 
Mi dispiace molto, mancherà a me e a tutta la comunità accademica.» dichiara il Rettore Francesco Svelto.

 

«Gianni Francioni è stato uno studioso insigne di Gramsci, di Beccaria e del pensiero illuminstico. Ha svolto ruoli importanti anche come Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e poi come Prorettore. Ha insegnato a generazioni di studenti e lascia un patrimonio di idee e di scritti di grande valore storico e culturale» afferma Luca Vanzago, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Pavia.

Nato nel 1950 a Sassari, vi ha compiuto gli studi classici presso il Liceo «D. A. Azuni». Dal 1968 al 1972 ha studiato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia ed è stato alunno del Collegio Cairoli. Si è laureato in Filosofia nel luglio 1972.

A eccezione del quadriennio 1987-1991, in cui ha prestato servizio all’Università di Genova come professore associato di Storia della filosofia moderna e contemporanea, ha svolto la sua attività scientifico-didattica nell’Ateneo pavese, dove ha ricoperto anche le funzioni di vicedirettore del Dipartimento di Filosofia (1994-1997), presidente del Consiglio di Corso di laurea in Filosofia (1997-2001), preside della Facoltà di Lettere e Filosofia (2001-2007), membro della Giunta di Ateneo (2002-2007) e prorettore per la Didattica e l’offerta formativa (2005-2013). Nel settembre 2020 è cessato dal ruolo di professore ordinario del s.s.d. M-FIL/06 – Storia della filosofia per raggiunti limiti di età. Nel marzo 2021, con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, gli è stato conferito il titolo di professore emerito.

È stato membro effettivo dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, socio onorario della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII, presidente del comitato scientifico per l’Edizione Nazionale delle opere di Pietro Verri, presidente della Ghilarza Summer School – Scuola internazionale di studi gramsciani, vicepresidente e direttore scientifico della Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza, membro del comitato direttivo della Fondazione Raffaele Mattioli e del comitato dei garanti della Fondazione Gramsci.

Ha diretto con Luigi Firpo l’Edizione Nazionale delle opere di Cesare Beccaria (16 voll., 1984-2014). Fondatore e direttore della rivista «Studi settecenteschi» (30 voll., 1981-2010) e del portale online «Illuminismo lombardo» (2015 sgg.), ha fatto parte della commissione scientifica per l’Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Gramsci, del comitato di redazione di «Beccaria. Revue d’histoire du droit de punir», dei comitati scientifici dell’«Archivio storico lombardo» e di «I castelli di Yale», del consiglio di direzione di «Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci», dell’editorial board dell’«International Gramsci Journal» e del comitato scientifico della collana «Officina» (Ibis edizioni).

Specialista della filosofia del Settecento, in particolare dell’illuminismo lombardo, è stato autore di numerosi contributi.

A questi interessi ha affiancato per molti anni lo studio dei Quaderni di Antonio Gramsci.