Links condivisione social
Playlist musicale

Il fascino dell'errore

11 Ottobre 2024
Articolo aggiornato: 15 Ottobre 2024
Band durante prove con microfono
Crediti immagine
© Adobe Stock

Non bisogna mai avere paura di sbagliare. Nello studio, nella ricerca, nella vita come nell'arte, l'errore può diventare originalità, curiosità o vero colpo di genio.

I musicisti spesso sbagliano, ma riescono a trasformare l'imperfezione in improvvisazione o in qualcosa di unico e memorabile.

Una breve antologia.

  • Ella Fitzgerald: Mack The Knife - Sul palco di un concerto Berlinese del 1960, la cantante si dimentica completamente le parole della canzone, ma si lascia guidare dall'ispirazione del momento.
  • Elvis Presley: Are You Lonesome Tonight?- Elvis perde il controllo durante un'esibizione dal vivo del 1969.
  • The Kingsmen: Luoie Luoie - La band alle prime armi entra in studio di registrazione senza sapere bene cosa suonare. Il cantante non sa le parole e il batterista perde una bacchetta dopo 54 secondi e urla "Fuck!".
  • Bob Dylan: Bob Dylan’s 115th Dream - Dylan iniziò a suonare prima che la band fosse pronta. Decise di lasciare l'errore nella versione definitiva del pezzo.
  • The Beatles: I feel fine - Il rumore all'inizio del pezzo non è voluto. È la nascita dell'effetto feedback, diventato poi protagonista di tante canzoni rock.
  • The Beatles: Hey Jude - Intorno al terzo minuto della canzone si sente distintamente imprecare in sottofondo John Lennon: "Got the wrong chord....Fucking Hell".
  • Beach Boys: Here Today (Mono) - Nella registrazione originale del pezzo, durante l'intermezzo strumentale si sente Brian Wilson rimproverare qualcuno che fa rumore in studio durante la registrazione.
  • Beach Boys: Barbara Ann - All’inizio della seconda strofa qualcuno nel coro confonde i nomi "Peggy Sue" e "Betty Lou" mettendosi a ridere, ma il ritornello prosegue.
  • The Rolling: Stones Gimme Shelter - La corista Merry Clayton, svegliata a sorpresa nel cuore della notte per incidere il brano e incinta al nono mese, sbaglia l'acuto rendendo unico e inimitabile il suo contributo.
  • The Doors: Five to One - Verso la fine del pezzo Jim Morrison ha un colpo di singhiozzo e decide di procedere improvvisando.
  • The Who: Eminence Front - Al momento di cantare il ritornello Townsed e Daltrey sono fuori sincrono e sembrano cantare due versi diversi.
  • Pink Floyd: Wish You were here - Il colpo di tosse di Gilmour all'inizio della canzone pare non fosse voluto. Rimase su disco e convinse il chitarrista a smettere di fumare.
  • Chicago: Liberation - I rumori di studio registrati all'inizio del pezzo colgono anche qualcosa di inaspettato.
  • The Police: Roxanne - All’inizio della canzone si sente chiaramente un suono di un pianoforte e una risata. Sting aveva urtato per errore la tastiera dello strumento che stava dietro di lui.
  • Michael Jackson: Beat It - Al minuto 2:45, si sente un rumore percussivo che non viene dalla batteria. Si narra sia la svista di un tecnico che bussava nella sala d’incisione mentre Eddie Van Halen stava incidendo il suo assolo.
  • New Order: Every little Counts - Il cantante non voleva prendere sul serio la canzone e interruppe con le risate l'incisione. Ma il pezzo è rimasto sull'album "Brotherhood".
  • Pearl Jam: Rearviemirror - Il batterista alla fine del brano, dopo l'ennesima incisione del pezzo ed esasperato dalle richieste del produttore, prende le bacchette e le scaglia violentemente contro il muro.
  • Nirvana: Polly - Prima della terza strofa, Kurt Cobain entra con la voce troppo presto, si blocca e riprende dall'inizio.
  • Megadeth: Paranoid - Alla fine del brano il cantante Dave Mustaine rimprovera il batterista Nick Menza che non ha smesso di suonare.
  • Radiohead: Creep - Il chitarrista Jonny Greenwood odiava la canzone e sbaglia volutamente i tempi di entrata del suo strumento prima del ritornello, contribuendo involontariamente alla magia del pezzo.
  • Metallica: Seek and Destroy - La band era alle prima armi. "Ogni volta che riascolto quell’assolo. Quelle note tornano a perseguitarmi" ha detto il chitarrista Kirk Hammett.
  • U2: The Unforgettable Fire - All'inizio del brano il batterista Larry Mullen detta i tempi con le bacchette, ma si accorge di stare sbagliando il momento di ingresso e dice "Oh shit".
  • Green Day: Good Riddance - Billy Joe Armstrong sbaglia due volte l'intro, ma non demorde.

Link alla playlist

La playlist è a cura di Guido Mariani dell'Ufficio Stampa UniPv.

Condividi la playlist con l'hashtag #PLAYLISTUNIPV

Segui le playlist di UniPv sul canale Spotify d'Ateneo

Scopri le playlist precedenti: