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Collegio Nuovo

"Trieste è di tutti". Storie di confini

13 maggio 2025
Articolo aggiornato: 5 Maggio 2025
Copertina "Bambino". Sullo sfondo l'aula magna del Collegio Nuovo con persone sedute

Martedì 13 maggio 2025 (ore 21:00), al Collegio Nuovo, ci si avventurerà in storie di confini, dove la Storia entra con forza nella letteratura, con lo scrittore Marco Balzano, in libreria ora anche con Bambino ancora una volta per Einaudi.

«Da anni avevo in mente di scrivere una storia sul confine orientale – spiega l’autore – perché nessun territorio come Trieste ha visto avvicendarsi con brutale violenza, e senza soluzione di continuità, fascismo, nazismo e – sebbene per poche settimane – regime comunista».

Non è la prima volta, infatti, che Balzano tratta di temi storici, di “frontiere” e guerra: prima ancora con Resto qui (vincitore del Prix Méditerranée in Francia e in Italia di diversi Premi, tra cui il Bagutta e il Premio Mario Rigoni Stern, e finalista allo Strega) aveva raccontato di una maestra che si ostina a restare nel paese di Curon, in Sud Tirolo, a dispetto della italianizzazione (e fascistizzazione) forzata, continuando a insegnare clandestinamente.

Con Bambino (i cui diritti per l’edizione in Germania sono già stati acquistati) si racconta una “questione privata”, quella di Mattia, nato a Trieste nel 1900 da una madre sconosciuta (forse slava) e da un orologiaio che sostiene, a più riprese, che “Trieste è di tutti” e che non intende rivelare, neanche dopo la morte della donna che ha cresciuto Mattia, l’identità della madre biologica. Il ragazzo, soprannominato appunto Bambino per il suo aspetto fisico infantile, entra nel branco delle camicie nere anche per cercare la vera madre, temendo quasi di trovarla tra gli “s’ciavi”; parte per la campagna di Albania, su cui Balzano osserva che si è scritto poco, e si trova via via implicato in un contesto di violenza in una città segnata anche dalla presenza della famigerata Risiera di San Sabba, trasformata in campo di concentramento.

Una violenza che conosce episodi particolarmente efferati, come la violenza usata da provocatori fascisti e nazionalisti, di fronte ai piccoli figli di ritorno da una colonia estiva – bambini, appunto – nei confronti dei loro genitori (nel 1919, in via della Madonnina) e giunge sino ai quaranta giorni di occupazione dell’esercito titino e l’orrore delle foibe.

Con l’autore dialogheranno Anna Modena, che ha insegnato, fra l’altro, Letteratura e editoria contemporanea all’Università di Pavia e Pierangelo Lombardi, Presidente dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, oltre che presidente del Comitato storico scientifico della Fondazione Memoria della Deportazione.

Per chi desidera partecipare in presenza, la scadenza delle iscrizioni è il 12 maggio; per la partecipazione online alle ore 18:30 del 13 maggio. L’accesso in sala è regolato in base alla capienza della stessa (198 posti). Se non sarà possibile l’ammissione in sala, verrà inviato il link Zoom entro le ore 20:00 del 13 maggio. L’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato membro della CCUM, nelle attività formative riconosciute.

Link di registrazione

Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.

Link all'evento sul sito del Collegio Nuovo