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Collegio F.lli Cairoli

Selvaggia e aspra e forte

17 marzo 2025
Articolo aggiornato: 11 Marzo 2025
Copertina libro "Selvaggia e aspra e forte", sullo sfondo l'Aula Magna del Collegio F.lli Cairoli

Lunedì 17 marzo 2025, alle ore 18:00, presso l'Aula Magna del Collegio F.lli Cairoli di Pavia, si terrà la presentazione del libro "Selvaggia e aspra e forte". Vita e morte dell'etnografo-pittore Guido Boggiani nel romanzo di Laura Pariani.

Laura Pariani dialoga con Clelia Martignoni, Università di Pavia.

Introduce Walter Minella.
 
Tra realtà, mito e leggenda, Laura Pariani compone il racconto corale affascinante e coinvolgente di un grande protagonista del panorama artistico ed etnologico italiano di fine Ottocento, le cui sorti fanno ancora discutere e indagare.

2008. In una estancia di Bahía Negra, nell’Alto Paraguay, una donna riordina i suoi appunti di viaggio: in quelle note, tra qualche fotografia sbiadita e un pugno di ricordi, scorre il mistero di un uomo che ha vissuto la sua esistenza come un romanzo d’avventura, e la cui fine è avvolta nella leggenda. Fine Ottocento. Guido Boggiani è un pittore affermato, frequenta D’Annunzio e i circoli artistici più raffinati, ma il successo non lo appaga. Sogna una nuova vita, insegue una libertà che gli è impossibile afferrare in Italia, e decide di partire. Attraversa l’Atlantico e nei territori selvaggi e pericolosi, intriganti e seducenti, del Sud America finalmente trova quello che cerca: un mondo – e un popolo, quello delle tribù indigene dell’inesplorato Chaco paraguayo – ancora tutto da scoprire. Qui, tra le minacce dei cannibali pitáyovai “coi piedi alla rovescia” e nuove amicizie alimentate da “solitudini condivise, da nostalgie che restano non condivise e dal combustibile garantito dal whisky”, Guido adotta lo stile degli indios, ma presto si ritrova a essere una presenza scomoda, guardato con sospetto dagli indigeni e apertamente osteggiato dai grandi proprietari terrieri, ai quali quell’europeo che difende le tribù dallo sfruttamento non piace per nulla. Laura Pariani compone un grande romanzo corale, appassionante come Stevenson e luminoso come García Márquez: un viaggio a perdifiato, all’indietro e senza mappe, scegliendo con cura le parole lungo il sentiero come fossero indizi, tracce di vite a noi sconosciute che scopriamo appartenerci.
 
Laura Pariani (Busto Arsizio, 1951) si è laureata all’Università degli Studi di Milano in Filosofia della Storia. Si è dedicata dagli anni ’70 alla pittura, al teatro di figura e al fumetto: Perché non i fiori, Celuc 1975; La fata rovesciata, Ottaviano 1976. Dagli anni ’90 si dedica soprattutto alla narrativa: Di corno o d'oro (Sellerio 1993; premio Grinzane Cavour; premio Chiara; premio Città di Roma opera prima), Il Pettine (Sellerio 1995; premio Chianti), La spada e la luna (Sellerio 1995; premio Dessì; premio ElsaMorante), La perfezione degli elastici (e del cinema) (Rizzoli 1997; premio Selezione Campiello; premio Catanzaro ), La Signora dei porci (Rizzoli 1999; premio Grinzane Cavour), Il paese delle vocali (Casagrande 2000), La foto di Orta (Rizzoli 2001; Interlinea 2017; premio Vittorini), Quando Dio ballava il tango (Rizzoli 2002; premio Alassio; premio Gandovere; premio Donna-Città di Alghero), L’uovo di Gertrudina (Rizzoli 2003; premio Selezione Campiello; Premio Chiara), La straduzione (Rizzoli 2004; premio Comisso), Il Paese dei sogni perduti (Effigie 2004), Tango per una rosa (Casagrande 2005), Patagonia Blues (Effigie 2006), I pesci nel letto (Alet 2006), Ghiacciofuoco (con Nicola Lecca, Marsilio 2006; premio Il ceppo; premio Offida), Dio non ama i bambini (Einaudi 2007; premio Regium Julii; premio Anna Maria Ortese), Milano è una selva oscura (Einaudi 2010; premio Selezione Campiello; premio Basilicata), La valle delle donne lupo (Einaudi 2011; premio Bottari Lattes Grinzane), Le montagne di don Patagonia (Interlinea 2012), Il piatto dell’angelo (Giunti 2013; premio Carlo Levi); Libellus animalium (con Corrado Ambrogio, Marcovaldo ed. 2013), Nostra Signora degli scorpioni (insieme a Nicola Fantini, Sellerio 2014; premio Onor d’Agobbio), Il nascimento di Tònine Jesus (Interlinea 2014), Il camminante (Ladolfi ed. 2014), Questo viaggio chiamavamo amore (Einaudi 2015; premio Bergamo), Per me si va nella grotta oscura (Didattica attiva 2016), Che Guevara aveva un gallo (insieme a Nicola Fantini, Sellerio 2016), “Domani è un altro giorno” disse Rossella O’Hara (Einaudi 2017; premio speciale Università di Camerino), Caddi e rimase la mia carne sola (Effigie 2017), La macchina-tigre (insieme a Nicola Fantini, Pelledoca 2018), Di ferro e d’acciaio (NNE 2018; premio Mondello), Il lago dove nacque Zarathustra (insieme a Nicola Fantini, Interlinea 2018), Il gioco di Santa Oca (La Nave di Teseo 2019; premio Selezione Campiello), Arrivederci, signor Čajkovskij (insieme a Nicola Fantini, Sellerio 2019), Apriti, mare! (La Nave di Teseo 2021), Gli incanti dell’isola (insieme a Nicola Fantini, Interlinea 2022), Selvaggia e aspra e forte (La nave di Teseo 2023; Premio Sergio Maldini). Ha scritto più di 150 racconti, presenti in altrettante antologie. Ha all’attivo una ventina di opere teatrali rappresentate in Italia e all’estero. Ha partecipato alla sceneggiatura di Così ridevano (Leone d’oro al Festival di Venezia, 1998).