Scienza in viaggio. Passeggiata tra Musei sulle tracce di scambi culturali e scientifici nel XVIII e XIX secolo
La nuova edizione delle GEP – Giornate del Patrimonio Europeo 2024, dedicata al “Patrimonio in cammino”, vuole indagare le relazioni tra territori, popoli, culture attraverso gli spostamenti e considerare le connessioni come momenti che generano valore.
Il Museo per la Storia dell’Università di Pavia e il Museo Camillo Golgi accolgono l’invito, proponendo nella giornata di domenica 29 settembre 2024, dalle ore 16:00, una visita guidata tra i due Musei, “Scienza in viaggio. Passeggiata tra Musei sulle tracce di scambi culturali e scientifici nel XVIII e XIX secolo”.
Il percorso, che avrà inizio tra le sale del Museo per la Storia dell’Università e terminerà al Museo Camillo Golgi, si concentrerà sui contatti che Alessandro Volta, Antonio Scarpa, Luigi Porta, Camillo Golgi e altre personalità dell’epoca intrattenevano e coltivavano in tutta Europa, spesso producendo proficui scambi di carte e strumenti di grande valore scientifico e storico.
Alessandro Volta, “filosofo della natura” già apprezzato dai coetanei, spesso dedicava del tempo nei mesi estivi, liberi dalla docenza, a utili e stimolanti viaggi in Europa, che avevano il doppio proposito di mantenere e approfondire i rapporti scientifici e personali con i colleghi e di tenersi aggiornato sulle ultime strumentazioni messe a punto dai migliori costruttori stranieri.
Durante le sue permanenze in Germania, Austria, Francia e Inghilterra, Volta finalizzava i necessari acquisti che avrebbero arricchito la collezione di strumenti di fisica dell’Università: il gabinetto di fisica di Volta contava, verso la fine della sua docenza, circa 600 oggetti.
Anche Antonio Scarpa, anatomista di grande successo, docente dell’ateneo pavese e personaggio potente e riverito, ebbe modo di accrescere la raccolta di strumenti pavesi; recatosi in viaggio a Vienna, incontrò Giovanni Alessandro Brambilla, chirurgo di campo nato nel pavese e poi assurto al ruolo di chirurgo personale dell’imperatore Giuseppe II. A seguito della visita, Scarpa ricevette in dono per l’Università di Pavia lo strumentario chirurgico ideato da Brambilla: una serie di cassette in legno che custodiscono magnifici strumenti, adatti per ogni operazione condotta al tempo, di alta fattura e prodotti in materiali pregiati.
Vienna non era però solo meta per docenti affermati ma anche per studenti desiderosi di perfezionare il proprio percorso medico; nella capitale austriaca giunse dunque anche un giovane Luigi Porta, che tra osservazioni anatomiche, lezioni, studi e impegni accademici trovava talvolta anche il tempo per recarsi a teatro ma, come molti studenti dalle scarse finanze, solo dopo aver “risparmiato” i soldi del pranzo.
Anfitrione d’eccezione fu invece, per molti colleghi - affermati e di successo come giovani e agli inizi - Camillo Golgi. Il celebre scopritore della reazione nera ricevette e ospitò nel proprio laboratorio, tra gli altri, l'affascinante Anna Kuliscioff, allora studentessa in medicina, che si dedicò alla ricerca sulle febbri puerperali, e il futuro premio Nobel per la pace, all’epoca dedito alle ricerche biologiche, Fridtjof Nansen. Ebbe modo di ricevere anche i colleghi della Anatomische Gesellschaft, la Società anatomica tedesca, che, nell’aprile del 1900, elessero Palazzo Botta, dove era sito il laboratorio di Patologia Generale diretto da Golgi, a sede del proprio XIV congresso annuale, come gesto di stima e rispetto per l’illustre collega.
Al Museo Camillo Golgi sono custodite, oltre agli strumenti dell’epoca e alla estesa raccolta di documenti e libri, anche le “carte da visite” di cui veniva fatto omaggio lo scienziato: fotografie di colleghi, talvolta con dediche, che indicavano ammirazione e l’intenzione di mantenersi in contatto.
Per l’occasione, nella sala dedicata agli allievi e alla ‘scuola’ di Golgi, saranno esposti documenti, fotografie e testi d’epoca solitamente custoditi nell’archivio e nella biblioteca del Museo.
Nella sezione di farmacologia i visitatori saranno accompagnati alla scoperta di alcune sostanza giunte in Europa insieme ai viaggiatori provenienti dal ‘nuovo mondo’ ed entrate nella storia della farmacia.
Le collezioni del Museo per la Storia dell’Università di Pavia saranno visitabili anche in autonomia nelle giornate di sabato 28 settembre e domenica 29 settembre dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Il Museo Camillo Golgi sarà aperto domenica 29 settembre dalle ore 15:00 alle ore 18:00.