Riconoscere e combattere le mafie in Lombardia oggi
Venerdì 1 marzo 2024, alle ore 18:00, presso l'Aula Magna del Collegio F.lli Cairoli di Pavia si terrà l'incontro "Riconoscere e combattere le mafie in Lombardia oggi. Il contrasto alla ‘Ndrangheta visto da vicino".
Modera l’incontro Elisa Chiari, giornalista di «Famiglia Cristiana».
Interviene Alessandra Dolci, capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano
Negli anni scorsi, prima il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, poi il trentesimo anniversario delle stragi di mafia “sul continente” e il quarantesimo dell’omicidio Dalla Chiesa, hanno portato la rassegna a ragionare di contrasto alla criminalità organizzata tra storia e cronaca. Quest’anno si vuole fare un passo oltre e affrontare il tema delicato del contrasto alla criminalità organizzata oggi, in Lombardia, terra che per la prima volta nel 2015 ha portato a scrivere la parola ‘Ndrangheta in una sentenza definitiva, grazie a un processo condotto in sinergia tra Milano e Reggio Calabria e noto come Crimine-Infinito, che ha acceso un riflettore su mezza Lombardia compresa questa città.
Molte cose sono cambiate in 30 anni, compreso il fatto che i criminali per primi hanno compreso che alzare il livello dello scontro con lo Stato fino a commettere stragi potrebbe non essere stato un buon affare: il risultato sono mafie che si espandono nel mondo, ma sottotraccia, facendo affari sporchi evitando per quanto possibile gesti eclatanti che mettono lo Stato sull’avviso e lo spingono a reagire.
Alessandra Dolci nel processo "Infinito" ha avuto un ruolo importantissimo, oggi è a capo della direzione distrettuale di Milano che ha nell’orbita anche il distretto che comprende le procure di Pavia e Milano e da decenni si confronta con questo continuo cambio di pelle.
Alessandra Dolci è in magistratura dal 1986, di origine cremonese ha studiato a Pavia: all’inizio del percorso si immaginava giudice civile, ma durante il tirocinio si è appassionata all’esperienza vissuta sperimentando l’attività di coordinamento delle indagini.
E infatti al momento di scegliere la sede ha chiesto una procura della Repubblica e da allora ha sempre svolto le funzioni di Pubblico Ministero, prima a Monza e poi a Milano.
Da subito, destino ha voluto che si occupasse di questioni legate alla ‘Ndrangheta, con Ilda Boccassini e Paolo Storari ha condotto le indagini del ramo lombardo del procedimento "Crimine-Infinito" che ha avuto per ‘Ndrangheta un valore storico-processuale paragonabile a quello del maxiprocesso di Palermo per Cosa nostra, dal 2020 guida la Direzione distrettuale di Milano e da qualche tempo anche la sezione misure di prevenzione.