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Biblioteca Universitaria di Pavia

Presentazione della raccolta "Un’aria vegetale" di Annalisa Manstretta in "Nuovi poeti italiani 7"

14 settembre 2024
Articolo aggiornato: 9 Settembre 2024
Salone Teresiano Biblioteca Universitaria di Pavia
Crediti immagine
© Biblioteca Universitaria di Pavia

Sabato 14 settembre 2024, alle ore 11:00, presso il Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Strada Nuova, 65), si terrà la presentazione dell'ultima raccolta di poesie di Annalisa Manstretta, "Un’aria vegetale", ospitata nel volume collettaneo "Nuovi Poeti Italiani 7" della prestigiosa collana “Collezione di poesia Einaudi”, conosciuta anche come la "bianca", dalla particolare copertina bianca, disegnata da Bruno Munari in collaborazione con Max Huber, rimasta invariata negli anni.

Ne parla con l’autrice il poeta, attore e regista Davide Ferrari.

La «bianca» offre periodicamente uno sguardo sulle nuove generazioni della poesia italiana. E ogni volta la scelta dei poeti antologizzati è affidata a un curatore diverso: questo è il turno di Maurizio Cucchi, una delle più affermate voci poetiche italiane e acutissimo critico. La sua scelta è stata quella di selezionare pochi autori, solo cinque e tutti nati fra il 1968 e il 1973, assegnando loro uno spazio cospicuo con sillogi di ampio respiro, che possono testimoniare la solida maturità espressiva raggiunta da questi poeti.

Annalisa Manstretta (Stradella, 1968). Tra i vincitori del Premio Montale Europa 2004 inediti, ha pubblicato le raccolte poetiche: La dolce manodopera, Moretti&Vitali, Milano (2006), Il sole visto di lato, Atì, Brescia (2012), Gli ospiti delle stagioni, Atì, Brescia (2015) e la raccolta di prose Il verde e i suoi dintorni, Atì, Brescia (2017).

Davide Ferrari (Pavia, 1983) lavora come attore, regista e autore. Tra le sue pubblicazioni: il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo (Subway Edizioni, 2014), vincitore di Pop Science Poetry organizzato dal CERN di Ginevra; le sillogi Dei pensieri la condensa (Manni, 2015) e Tutte le altre rose (Effigie, 2021) scritte in dialetto pavese, con prefazione di Franco Loi.