Marmi bugiardi: il fascino discreto dei falsi epigrafici

Che cos’è un’iscrizione falsa? E in che modo può essere utile alla ricerca storica? La presentazione di Lorenzo Calvelli, Università Ca’ Foscari (Venezia), affronta il tema delle contraffazioni epigrafiche, valutando la rilevanza e il potenziale critico di questa particolare categoria di fonti.
Le falsae non sono un’invenzione moderna: esistevano già in epoca antica e medievale, ma fu a partire dal Rinascimento che il loro numero si impose significativamente. Nell’Ottocento, Theodor Mommsen e gli altri curatori del Corpus inscriptionum Latinarum crearono una vera e propria epistemologia della critica epigrafica, i cui principi, spesso in modo implicito, continuano a orientare le edizioni scientifiche contemporanee.
Dopo una riflessione sulla storia della ricerca legata ai falsi epigrafici, il relatore presenterà un’esemplificazione incentrata su alcune laminette in bronzo iscritte, oggi conservate in diversi musei europei. Ricostruendo la storia dalle loro prime attestazioni fino ai nostri giorni, cercherà di metterne in discussione la genuinità. Si tratta davvero di documenti antichi o, piuttosto, di affascinanti invenzioni moderne, capaci di ingannare anche gli esperti?
Il seminario si terrà martedì 13 maggio 2025, alle ore 16:00, nell’aula 4 del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia (sede di Cremona) e rappresenta la quarta di una serie di lezioni tematiche sul tema del ‘falso’, promosse nell’ambito del progetto nazionale PRIN2022 FALSVM (Forging Authorship in Literature, Scholarship, and Visual Media Phase 1: Classical Antiquity; CUP F53D23007510006), coordinato a Cremona dalla prof.ssa Maria Jennifer Falcone, con le prof.sse Elisa Romano (Pavia) ed Elena Merli (Milano Statale).
Si potrà partecipare all’evento anche da remoto, tramite link zoom (ID riunione: 586 555 7507; Codice d’accesso: Zf9bkb).
Per informazioni: mariajennifer.falcone@unipv.it.