Intensive Summer School “La cura della memoria”: Eating the planet. Visual and performing arts for environmental sustainability
Giunta alla sua ottava edizione, l’Intensive Summer School “La cura della memoria” dell'Università degli Studi di Pavia, dedicata alle arti visive e performative, affronta di anno in anno temi che intrecciano la creatività artistica, l’innovazione tecnologica e le relative ricadute socio-culturali.
L’edizione 2024, intitolata Eating the planet. Visual and performing arts for environmental sustainability, curata da Stefano Conca Bonizzoni ed Elisabetta Modena intende affrontare il tema dell’emergenza ambientale concentrandosi sul ruolo che il cibo e le scelte alimentari rivestono nell’epoca contemporanea rispetto a un problema che interessa le generazioni attuali e future. In particolare, il punto di vista della School è legato al ruolo che le arti visive e performative (arte, cinema, teatro) rivestono nelle azioni di sensibilizzazione sociale e culturale nella società contemporanea.
Se il cibo è stato da sempre oggetto di attenzione e sperimentazione da parte di artisti e registi, oggi assume una rilevanza inedita rispetto ai temi posti dalla crisi ecologica. La produzione, distribuzione e il consumo di cibo sono infatti una delle principali cause dei problemi connessi all’abuso delle risorse naturali, all’inquinamento e al conseguente cambiamento climatico. Negli ultimi due decenni “artivisti”, registi e giornalisti d'inchiesta hanno costruito una comunità culturale che ha assunto una responsabilità nei confronti dei danni che l’essere umano ha arrecato al pianeta nella cosiddetta epoca dell’antropocene. Opere d’arte, mostre, film, documentari, performance e rappresentazioni teatrali sono diventati strumenti e mezzi di racconto e denuncia di molti di questi temi.
La Summer School affiancherà lezioni su argomenti legati al rapporto tra cibo e antropocene e tavole rotonde aperte al dibattito, a workshop pratici condotti da creativi di rilevanza nazionale e internazionale. Anche quest’anno, sono previste proiezioni, spettacoli dal vivo, incontri presentati all’Auditorium di San Tommaso, nel laboratorio di Officine Creative e nel cortile di Palazzo San Tommaso.
Come per le precedenti edizioni è attesa la partecipazione di circa 50 studenti e studentesse
provenienti dall’Università di Pavia e di studenti, dottorandi e ricercatori esterni.
Il programma dell’ottava edizione della Summer School, che si terrà dal 16 al 19 settembre 2024, prevede l’alternanza tra masterclass, tavole rotonde, proiezioni, eventi dal vivo e workshop.
Le lezioni e le tavole rotonde sviluppano il tema di questa edizione da diversi punti di vista. Massimo Labra, docente all'Università di Milano-Bicocca, botanico ed esperto di sostenibilità ambientale e bioeconomia interverrà sui temi della biodiversità in relazione all’addomesticamento sociale del gusto e dell'olfatto, mentre la storica dell’arte Carolina Fernández-Castrillo, docente della Universidad Carlos III di Madrid, proporrà una riflessione sulle modalità espressive maturate all'intersezione tra arte, attivismo e media. Le tavole rotonde affrontano il tema delle ricerche accademiche in corso dedicate al cibo in Italia, l’uso delle tecnologie immersive e dell’intelligenza artificiale per sensibilizzare e raccontare la crisi attuale e alcuni possibili approcci al tema sviluppati in ambito teatrale tramite pratiche di natura sociale e partecipativa.
Alle tradizionali proiezioni di film e documentari si associa quest’anno la proposta di uno “SPAZIO OFF”, nella fascia oraria 18:30 - 20:00 nel cortile di Palazzo San Tommaso, aperto al pubblico e alla cittadinanza. La prima giornata ospiterà una performance teatrale partecipativa realizzata dal Social and Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino (SCT Centre | UNITO), mentre gli SPAZI OFF del 17 e 18 settembre saranno dedicati alla visione di contenuti prodotti con la realtà virtuale sul tema del cibo, selezionati da Margherita Fontana, ricercatrice dell'Università degli Studi di Milano Statale e membro del progetto ERC “AN-ICON”.
Gli studenti che prenderanno parte alla School avranno inoltre la possibilità di partecipare a uno dei tre workshop condotti da esperti e professionisti di caratura internazionale. Nella sua ricerca l'artista e videomaker Valentina Furian utilizza immagini in movimento e installazioni time-based per esplorare la relazione tra realtà e finzione, il rapporto tra esseri umani e natura, l’addomesticamento animale come forma di potere e quello umano in relazione alle regole sociali. L’artista propone un’attività sulle moving images a partire da una sequenza di un film che verrà nuovamente girata dai partecipanti a partire da input specifici.
Il workshop condotto dal videomaker Stefano Sburlati mira in forma laboratoriale all’acquisizione delle competenze base per l’ideazione e la realizzazione di contenuti immersivi utilizzando tecniche di ripresa video stereoscopiche a 360°. Durante i tre giorni di laboratorio verranno affrontati attraverso lo studio di film e documentari immersivi lo stato dell’arte delle produzioni XR. Grazie alla dotazione tecnica di Officine Creative gli studenti realizzeranno alcune installazioni in realtà virtuale per la valorizzazione del patrimonio botanico di alcune collezioni rare di specie edibili.
Infine, il Social and Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino realizzerà con gli studenti e le studentesse un workshop a partire dalla partecipazione alla performance OCA: l'arte che allena il pensiero, un percorso ludico e artistico di capacity building comunitario orientato allo sviluppo del pensiero critico creato con il coinvolgimento di gruppi di cittadini e cittadine che hanno curato i contenuti delle 63 caselle. Nei successivi incontri del workshop, condotti da Alberto Pagliarino, i e le partecipanti approfondiranno le dinamiche della drammaturgia interattiva per andare a costruire 2 nuove caselle di gioco sul tema del cibo.
L’evento speciale della School si terrà nell’ultima giornata presso il Padiglione Chiaravalle, noto spazio ibrido di rigenerazione urbana nei pressi della città Milano, grazie alla collaborazione di Andrea Perini dell’Associazione Terzo Paesaggio, Davide Longoni, artigiano e imprenditore del pane e Paolo Dalla Sega, docente dell’Università Cattolica di Milano e con lo spettacolo teatrale Filò, di e con Silvio Castiglioni.
L’Intensive Summer School “La cura della memoria” è giunta all’ottava edizione consecutiva dopo aver indagato nel corso degli anni: Il contributo delle arti visive e performative alla custodia del Sé (2017); Il racconto dell’esperienza artistica contemporanea (2018); Visibilità e le narrazioni dei processi di aging (2019); Senso del luogo e la costruzione dell’identità (2020); Le arti nella relazione di cura e di prossimità (2021); Self Ecologies | Immagini, corpi, tecnologie (2022); Just Write. Nuove scritture per il teatro, il cinema e i media (2023).
La scuola si è costituita come un appuntamento fisso per gli studenti della triennale e della magistrale del Dipartimento di Studi Umanistici e per una folta comunità di studenti e dottorandi provenienti da altre sedi universitarie (soprattutto Milano, Genova, Torino e Venezia). Dal 2021 inoltre la Scuola è integrata all’offerta formativa della LM 65 in Scritture e progetti per le arti visive e performative.
Il progetto, come per le edizioni passate, si avvale della collaborazione della Yale University e dell’Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3, a cui quest’anno si aggiungono l’Università di Salamanca e l’Universidad Carlo III di Madrid. Il tema è inoltre sviluppato in sinergia con il progetto PNRR "ON FOODS - Research and innovation network on food and nutrition Sustainability, Safety and Security – Working ON Foods" a cui il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Pavia partecipa grazie all’unità di ricerca della Prof.ssa Federica Villa.
La Summer School è aperta a tutti, fino a esaurimento posti, e per iscriversi è possibile inviare una mail al seguente indirizzo: selfmedialab@unipv.it