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Collegio F.lli Cairoli

Inaugurazione "Sfibrate fessure. Mostra di Ruggero Maggi"

15 giugno 2024
Articolo aggiornato: 30 Maggio 2024
Opera di R. Maggi, I giardini di Kiev, 2024
Crediti immagine
© R. Maggi
R. Maggi, I giardini di Kiev, 2024

Il Collegio F.lli Cairoli ospiterà dal 15 giugno al 6 luglio 2024 in Galleria Marco Fraccaro "Sfibrate fessure. Mostra di Ruggero Maggi" a cura di Giosuè Allegrini e Cristina Fraccaro.

L'inaugurazione si terrà sabato 15 giugno 2024, alle ore 17:30.

Sfibrate fessure, mostra personale di Ruggero Maggi, a cura di Giosuè Allegrini e Cristina Fraccaro, si inaugurerà al Collegio Fratelli Cairoli dell’Università degli Studi di Pavia, con interventi di Andrea Zatti, Rettore del Collegio; Giosuè Allegrini, storico e critico d’arte; Cristina Fraccaro, storica dell’arte; Lorella Giudici, storica dell’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera; Stefano Schiavoni, Direttore del MAM, Museo d'Arte Moderna e della Mail Art di Montecarotto (AN).

La galleria che ospita l’evento è intitolata a Marco Fraccaro (1926-2008), genetista, Rettore del Collegio e promotore dell’arte contemporanea, che la inaugurò nel 1971; ha all’attivo oltre trecento mostre dedicate alla verbo-visualità e a tutte le forme espressive di ricerca d’avanguardia. Per tradizione, gli artisti ospiti donano un’opera al Collegio, divenuto così una collezione di oltre mille pezzi: un museo diffuso in un luogo dedicato alla cultura e alla formazione.

La rassegna è rappresentativa del percorso pluridecennale di Ruggero Maggi, che dall’inizio degli anni Settanta si occupa di Poesia Visiva, Copy Art, Libri d’Artista, Mail Art, e, successivamente, si è dedicato alla sperimentazione del rapporto tra arte e tecnologia con installazioni olografiche e di Laser Art. Dal 1985 incentra la sua ricerca sullo studio della teoria del caos, dell’entropia e dei sistemi frattali.

Stratificazioni e sedimentazioni di pensieri in cui ambiente e storia si posano, si confrontano e si condensano, si presentano al nostro sguardo attraverso frammenti ambientali cintati da interventi artistici, fessurazioni, contaminazioni culturali e infine rinnovate chiavi semantiche e di conoscenza. 
Nell’ultimo ciclo di opere, inedite, l’artista incide, disegna e poi ricompone su calcinacci, carte, plastiche e materiali vari il futuro, alla volta di un’arte universale e di pura creatività che offra processi mentali, stimoli creativi, scambi di idee.

Il catalogo presenta foto di Marco Valenti. La grafica è di Gabriele Albanesi. Traduzioni di Alessia Grinfan.

Mostra realizzata con il supporto della Fondazione della Banca del Monte di Lombardia.
 
Visitabile giovedì, venerdì e sabato dalle 17:00 alle 19:00.