Dionisotti e Galante Garrone, un'amicizia lunga una vita

Mezzo secolo di corrispondenza fra due grandi amici, Carlo Dionisotti e Alessandro Galante Garrone, rivela non solo l’inossidabile solidarietà di due esponenti della diaspora azionista, ma anche il confronto appassionato fra due studiosi i cui interessi di ricerca si intrecciano in più occasioni e tendono ad avvicinarsi. Sullo sfondo dei profondi cambiamenti in atto nell’Italia del secondo dopoguerra, il carteggio inedito fra i due amici lontani – uno a Londra, l’altro a Torino – testimonia la tenace fedeltà agli ideali resistenziali, il progressivo senso di isolamento in un paese che sembra dimenticarne i valori, il ricordo vivissimo di maestri e amici scomparsi come Salvemini, Calamandrei, Casalegno, il dialogo costante, infine, con uomini cari a entrambi come Agosti, Venturi e Momigliano.
Alla lunga amicizia fra Dionisotti e Galante è Garrone è dedicato il libro Le radici della vita (Edizioni di Storia e Letteratura, 2025) che è stato curato da Gian Paolo Romagnani e che verrà presentato presso il Collegio Ghislieri il 27 febbraio 2025 (Aula Bernardi, ore 18:00).
Discutono con il curatore Giorgio Panizza e Francesco Torchiani (Università di Pavia).
Gian Paolo Romagnani è professore ordinario di Storia moderna all’Università di Verona. Si è occupato principalmente di storia della storiografia moderna, di storia politica e intellettuale dei secoli XVIII e XIX e di storia delle minoranze religiose italiane. Fra le sue più recenti pubblicazioni: Storia della storiografia. Dall’antichità a oggi; La società di antico regime (sec. XVI-XVIII). Problemi e temi storiografici. Sulla storia dei valdesi ha curato la pubblicazione di La Bibbia, la coccarda e il tricolore. I valdesi fra due emancipazioni (1798-1848).