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Mostra

Cantieri di Gadda. Il groviglio della totalità

Dal 12 giugno all'11 ottobre 2024
Articolo aggiornato: 11 Giugno 2024
Logo mostra "Cantieri di Gadda. Il groviglio della totalità"

Fino all'11 ottobre 2024, si terrà presso lo Spazio Mostre Scuola AUIC - Politecnico di Milano la mostra "Cantieri di Gadda. Il groviglio della totalità" che verrà inaugurata mercoledì 12 giugno 2024, alle ore 18:00.

Intervengono:

Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano
Francesco Svelto, Rettore dell’Università degli Studi di Pavia
Andrea Campioli, Preside della Scuola AUIC
Stefano Capolongo, Direttore del Dipartimento ABC
I curatori della mostra

Si terrà inoltre una visita guidata alla mostra con reading di alcuni brani di Carlo Emilio Gadda a cura del Centro Studi Gadda.

La mostra Cantieri di Gadda, ideata dal Centro Studi Gadda dell’Università di Pavia in collaborazione con la Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, sarà ospitata nello spazio espositivo Guido Nardi del Politecnico (via Ampère 2, Milano) e sarà visitabile dalle ore 10:00 alle 19:00 (sabato e domenica chiuso).

A culmine e coronamento delle iniziative legate al cinquantenario della morte di Carlo Emilio Gadda (1893-1973), la mostra intende guidare il pubblico nell’officina del più grande prosatore del Novecento, trasformando in itinerario visivo i percorsi e le avventure di una scrittura in cui convivono, in maniera sorprendente, sapere tecnico-scientifico, letteratura e filosofia.

La novità della mostra non è soltanto nella ricchezza di libri, carte e manoscritti che vengono esposti per la prima volta, ma nella scelta di inserire lo scrittore nel suo mondo, in dialogo coi luoghi della vita, le città, le stanze, le amicizie, i mobili e gli oggetti e gli utensili che, insieme a volumi, riviste, immagini hanno definito l’ambiente in cui Gadda pensava e operava.

Il visitatore entra così negli spazi, storici e geografici, di Gadda: quello del giovane alpino, fervente volontario nella Grande Guerra; la Milano dello studente di ingegneria, spietatamente ritratta negli splendidi racconti dell’Adalgisa – che viene evocata non solo da un ricchissimo campionario di riviste e di oggetti, ma diventa percorribile grazie a una mappa interattiva che visualizza strade, palazzi, luoghi dell’Ingegnere; la Roma del Pasticciaccio, deturpata dall’odiata figura del Duce, città-mondo in cui il visitatore è invitato a immergersi attraverso video, fotografie, manifesti di propaganda, giornali e periodici d’epoca che, insieme a libri e documenti, illuminano la genesi del romanzo.

Una sezione della mostra è dedicata alla storia, splendidamente avventurosa, della lingua di Gadda: i reperti esposti ne ricostruiscono stimoli esterni e processi compositivi: peripezie di parole, di invenzioni, di contaminazioni; letture, e incontri che hanno contribuito a plasmare l’unicità di ogni pagina uscita da un cantiere incandescente.

La vicenda umana e quella letteraria di Gadda si intrecciano così in un percorso immersivo, che mette in scena lo scrittore al lavoro – nei luoghi del suo lavoro – svelandone i segreti di bottega.

La mostra è a cura di Mariarosa Bricchi, Paola Italia, Marco Malagodi, Giorgio Pinotti, Claudio Vela (Centro Studi Gadda) e Roberto Dulio, Massimo Ferrari, Claudia Tinazzi (DABC, Politecnico di Milano) con Sofia Andreoli, Annalucia D’Erchia, Daniela Mori.

Allestimento: Massimo Ferrari, Claudia Tinazzi, Annalucia D’Erchia, con Daniela Mori (DABC, Politecnico di Milano).

Mappa interattiva: Matilde Passafaro, Alessia Vezzoni

Fotografie: Marco Introini.

Video: Roberto Dassoni.

Segreteria organizzativa: Sofia Andreoli.

Nel periodo di apertura della mostra saranno previste visite guidate aperte alla città e da settembre aperte alle scuole di ogni ordine e grado.